Quando sento parlare di tumori, la parola più pronunciata è prevenzione. Un tumore preso in tempo non solo salva la vita del paziente, ma pesa meno sulle casse pubbliche, perché curare un malato in uno stato avanzato non solo è più difficile, ma costa di più che salvarlo in fase iniziale.
Data per acquisita questa tesi, io mi aspetterei una Regione Puglia che investe e potenzia tutti gli esami “preventivi” e, invece, la stragrande parte delle risorse viene impiegata nella costruzione di nuovi ospedali, a conferma che le politiche della Salute del presidente/assessore Emiliano è quella di curare l’ammalato in ospedale e non fare in modo che in ospedale non ci arrivi.
Faccio un caso pratico del mio territorio: i tumori della pelle (melanomi) se riconosciuti precocemente portano alla quasi certa guarigione, al contrario se diagnosticati in fase avanzata, anche con le più innovative terapie non danno molta speranza di vita. Al dermatologo, quindi, è affidato un compito molto gravoso: riconoscere la patologia il prima possibile. Non è facile, ma ci sono nuovi strumenti che danno certezza di diagnosi è la Videodermascopia. Visitato i quattro poliambulatori Asl del mio territorio (Crispiano, Statte, Montemesola e Massafra, tutti Comuni inclusi nella cosiddetta “Area ad elevato rischio di crisi ambientale”) e nessuno uno ne è in possesso, eppure siamo in una zona che per inquinamento espone maggiormente la pelle dei cittadini a rischio tumore.
Per questo ho presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione, anche in qualità di assessore alla Sanità, Emiliano, per sollecitarlo a fare davvero attenzione alla salute dei tarantini, perché la prevenzione nel nostro territorio sia davvero fatta in modo da prevenire i tumori. Quello che chiedo è che il Dipartimento di Prevenzione ASL Taranto attivi di un programma di monitoraggio dei tumori cutanei invitando i pazienti a prendere parte al Programma attraverso la tecnica della videodermatoscopia da eseguire a titolo completamente gratuito presso i suddetti Poliambulatori ASL. Ma non solo, questa iniziativa dovrebbe essere estesa anche agli altri Comuni della Provincia in considerazione delle emergenze ambientali e sanitarie che abbracciano il territorio Tarantino.