Giuseppe Cervellera,
Patrick Poggi,
Gianantonio Palumbo,
Ilaria Pezzolla,
Stefano Coletta,
Gianni Di Pippa
Annarita Di Giorgio
“Con la presente si intendono comunicare in via ufficiale le dimissioni dalla segreteria provinciale del partito democratico di Taranto dei componenti che durante questo congresso hanno sostenuto i candidati Zingaretti e Giachetti. Alla luce dei risultati del congresso ,emerge un evidente dato politico che vede un netto distacco in voti percentuali sia a livello locale, attraverso le convenzioni di circolo, sia a livello nazionale, attraverso le primarie aperte, che fa si che l’attuale composizione della segreteria provinciale risulti inadeguata nel proseguimento dei lavori che, in seguito all’elezione di Nicola Zingaretti a segretario nazionale, necessitano di una revisione di contenuti in termini di linea politica. Questa segreteria, nata circa un’anno e mezzo fa, è spesso risultata problematica, poiché è mancata per i suoi componenti un‘agibilità politica tale da permettere la realizzazione di una concreta attività politica che potesse sfociare in una proposta politica, ad esempio rispetto al lavoro dell’amministrazione comunale del capoluogo di provincia e della provincia stessa; ai rapporti compromessi con il Sindaco, la giunta e il gruppo consiliare, non è mai stata data una risposta politica puntuale e precisa. Allo stesso modo , molti circoli sono rimasti fino ad oggi privi di organismi e non sono stati mai coinvolti nei processi decisionali e politici. Tali questioni irrisolte si sono irrimediabilmente ripresentate in tutte le fasi congressuali, andando a incidere direttamente sulla base del partito e creando un deficit di partecipazione e democrazia; la totale assenza di organizzazione del partito, la mancata attribuzione delle deleghe politiche da parte del Segretario provinciale, hanno reso difficoltosa qualsiasi iniziativa politica dei dirigenti creando uno stallo in un generale clima di attendismo che ha generato non poche conseguenze. Ancora oggi leggiamo comunicati del Segretario provinciale che sembra dettare una linea politica del tutto
personale, su temi fondamentali che riguardano la vita della città, senza aver mai e in nessun modo coinvolto la Segreteria, che non viene convocata da mesi ormai. L’assenza di discussione e confronto non può protrarsi oltre ,dato che è giunto per il Partito Democratico,il momento di
ripartire. Per queste ragioni , riteniamo opportuno rassegnare le dimissioni, in vista di un congresso locale che permetta di riorganizzare il Partito e dare voce alla maggioranza costituitasi con questo congresso”.
Fonte: Studio 100