Un delegato sindacale Fim Cisl della Arcelor Mittal, è stato aggredito fisicamente questo pomeriggio da un collega attualmente in Cassa integrazione per Ilva in Amministrazione Straordinaria. Fortunatamente solo qualche contusione per il malcapitato 36enne Rsu dell’area a caldo, aggredito – a fine turno – con un pugno alla testa. Solo grazie all’intervento di un collega Rsu della stessa Fim Cisl si sono evitate conseguenze peggiori.
«Si sono vissuti momenti di forte tensione», commenta il segretario generale aggiunto della Fim Cisl, Biagio Prisciano. «Il clima sta diventando davvero pesante per il modo in cui si sta fomentando l’esasperazione di chi è a casa. Solo il caso ha voluto che i nostri due delegati non subissero conseguenze più gravi, considerando che l’aggressore ha poi provato, senza effetto, dapprima a colpirlo con un coltello lanciato a distanza e poi con un bastone».
I lavoratori non devono essere messi uno contro l’altro raccontando falsità su quello che sta accadendo come dire “che la cassa integrazione inizia oggi” “che chi è a casa è licenziato” e che la colpa di tutto ciò, cioè di queste false notizie, sia il sindacato. Tutto falso! E’ ora di smetterla perché l’accordo recita altro e spesso chi diffonde fake news è chi con l’Ilva non ha nulla a che fare se non guadagnarci in visibilità – guarda caso – sempre a ridosso di un appuntamento elettorale.
La Fim Cisl Taranto Brindisi esprime la più dura e sentita condanna per questa vile e barbara aggressione, a maggior ragione considerando che l’episodio è avvenuto in conseguenza della sua attività da volontario a difesa dei diritti dei lavoratori suoi colleghi.
«Siamo di fronte ad una violenza inaccettabile», dichiara il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano. «La notizia dell’aggressione di una nostra Rsu di Taranto è davvero gravissima. Esprimo a nome del Consiglio Generale della Fim Cisl un affettuoso saluto e tutta la vicinanza al nostro amico per quanto subito nello svolgimento del suo ruolo sindacale. È davvero sconcertante: tutti – conclude Tamburrano – dobbiamo adoperarci per contrastare ogni surriscaldamento degli animi e ogni atto di violenza».
Taranto, 6 marzo 2019