“I viaggi della speranza non sono solo quelli che i malati oncologici fanno al Nord, ma anche quelli che i tarantini fanno a Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. La notizia è ancora più clamorosa se si tiene conto che il Moscati di Taranto aspira a diventare uno dei poli oncologici di eccellenza, vista anche la presenza di medici altamente specializzati. Ma allora perché mi giungono sempre più segnalazioni di pazienti affetti da malattie rare e tumori gravi che sono “costretti” a rivolgersi all’ospedale di Padre Pio per le terapie oncologiche? Un vero e proprio calvario sia in termini di spostamento (per l’ammalato e la sua famiglia), sia per la burocrazia che alla fine crea più problemi della stessa malattia.
Per questo ho presentato un’interrogazione urgente al presidente Emiliano, in qualità di assessore alla sanità, per sapere se è informato di questi continui viaggi da Taranto a San Giovanni Rotondo, che di fatto sanciscono che il Moscati non è in grado di fornire tutte le cure oncologiche necessarie. Credo che a questo punto sia necessario attivare al più presto un tavolo di concertazione con la Asl di Taranto in modo da trovare soluzioni, magari anche semplicemente attivando uno sportello medico-informativo al Moscati che possa prendere in carico i pazienti, seguendoli anche sotto l’aspetto burocratico e quindi evitando al paziente e alla famiglia ulteriori disagi”.