L’amore muove il sole e tutte le altre stelle ma quando finisce (anche se personalmente non credo finisca, credo piuttosto che in almeno uno dei due non c’era mai stato, era qualcos’ altro, e quindi si può pensare ad un ipotesi di nullità matrimoniale ) può portarci in tribunale, figli compresi.
I separandi possono volere la guerra, possono usare i loro diritti come strumenti di vendetta, di punizione per l’altro , è possibile che uno dei due non voglia occuparsi a dovere dei figli, venendo meno ad un ruolo che evidentemente non gli si addiceva e che comporta dedizione responsabilità e sacrifici.
Un buon avvocato, con l’aiuto di bravi giudici, deve portare a composizione questa crisi. Personalmente non credo nelle lunghe separazioni giudiziali con lotte all’ultimo sangue per avere più soldi, più attenzioni per i figli, più richieste patrimoniali che sopperiscano a richieste affettive tradite, credo invece che l’avvocato debba chiamare a responsabilità i due coniugi, soprattutto in quanto genitori, esigere che ciascuno dia ai figli in termini economici e di tempo, tutto quello che è in grado di dare, evitare che i separandi infieriscano l’uno sull’altro con richieste esose e che l’altro non può sostenere. Un buon avvocato è colui che favorisce un accordo, che colga il grido d’aiuto e il dolore che c’è dietro la pretesa e l’aggressività, e abbassi il livello di tensione, riportando il tutto in un clima di accettazione e di equa separazione dei compiti e delle responsabilità. Le cause lunghe con testimoni, indagini, ricatti, disvelamento di segreti, addebiti non porteranno grandi soddisfazioni a nessuno dei due, arricchiranno gli avvocati e non vi garantiranno quella giustizia che credete di meritare. Liberatevi dal dolore e con senso di giustizia trovate un buon accordo, vi assicuro che ne guadagnerete tutti. Se poi questo è impossibile beh..il marito/ moglie ve lo siete scelti voi..