“Buongiorno, Rosalba. Sono a Taranto, tu ci sei? Sono diretto al Museo MarTa e poi vorrei visitare il centro storico. Niente di ufficiale, sono qui in veste privata con mia moglie. Sei hai tempo possiamo prenderci un caffè e magari discutere anche della tua interrogazione”.
E’ il messaggio che questa mattina, mentre ero di ritorno da Roma, ho inaspettatamente ricevuto dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Alberto Bonisoli, che giunto in Puglia ha voluto fare tappa a Taranto, una città che non aveva mai visitato. Una città che vuole capire come poter aiutare. Una città che, come ha potuto constatare, non è solo Ilva ed inquinamento. Anzi.
L’incontro è avvenuto poco dopo le 14, proprio in quel Museo che custode di tanti tesori ha però bisogno, come ha sottolineato la direttrice della struttura, dott.ssa Eva Degl’Innocenti, di maggior personale per consentire una fruizione completa ad un’utenza sempre più numerosa e variegata, soprattutto in vista di quelle che saranno le prossime vacanze pasquali. Esigenza che ho evidenziato proprio in quell’interrogazione che ho indirizzato al Ministro lo scorso gennaio e che a breve avrà una risposta, come lui stesso mi ha assicurato.
Un mare cristallino, il cielo terso, una temperatura piacevolissima: complice la bellissima giornata, oggi Taranto si è mostrata ai suoi graditi ospiti più radiosa che mai. Quella del Ministro e della sua signora è stata una visita di alcune ore perché avevano in programma altri impegni che non potevano procrastinare. Solo alcune ore, ma sono state sufficienti per far intuire al Ministro le grandi potenzialità che una città come Taranto possiede. Dopo aver visitato il Castello Aragonese, percorso via Duomo ed i suoi suggestivi vicoli, dopo aver ammirato la chiesa di San Cataldo, ci siamo fermati in uno dei tanti locali presenti nella Città vecchia (di cui il Ministro è rimasto entusiasta) per prendere un caffè e per discutere di quello che si può e si deve fare per risollevare un territorio stanco di non poter avere alternative alla “grande industria”. Grazie alle sue bellezze (a volte colpevolmente trascurate), il Ministro ha confermato che Taranto ha tutte le carte in regola per diventare un grande centro di attrazione turistica partendo dal Museo, valorizzando il centro storico e dotandola di una rete di trasporti degna di questo nome. Certo, non sarà semplice ottenere tutto subito, ma l’importante è cominciare. L’importante è sapere che Taranto c’è, esiste e viene considerata.
On. Rosalba De Giorgi