“E’ stata appena emessa l’ordinanza dal Consiglio di Stato sul ricorso di Linea Ambiente Srl per la riforma della sentenza del TAR di Lecce grazie alla quale è stata chiusa la discarica di Grottaglie.
L’ordinanza puntualizza l’esecutività della sentenza, salvaguardandone quindi gli effetti, dunque la discarica resterà inattiva, almeno fino al 23 maggio prossimo, data in cui è stata fissata pubblica udienza.
Spero vivamente che in tale sede verrà confermato quanto stabilito dal TAR e che potremo finalmente porre la parola fine a questo progetto dissennato ed alla cupa stagione delle discariche nel nostro martoriato territorio.” Così interviene il deputato Cassese (M5S), che segue questa annosa vicenda sin dall’inizio, presa visione dell’ordinanza 1028/2019 in mattinata dal Consiglio di Stato, dopo la riunione svoltasi ieri in Camera di Consiglio.
“A fronte della giusta opposizione a questo progetto da parte dei Comuni di Grottaglie, San Marzano, Carosino e di altri autorevoli enti che hanno preso una posizione ferma in tal senso in sede di Conferenza dei Servizi, permane la gravità della posizione assunta dalla Provincia e, purtroppo, anche un forte elemento di ambiguità da parte della Regione” prosegue il deputato grottagliese.
“Se la memoria non mi inganna infatti, tra le aziende che hanno sostenuto in giudizio la società Linea Ambiente, ci sono anche AQP e ASECO, la prima di proprietà della Regione, la seconda di proprietà di AQP, ossia della Regione. E, sempre se la memoria non mi inganna, la Regione, all’interno del procedimento amministrativo ha espresso il proprio nulla osta di compatibilità paesaggistica all’innalzamento della discarica. Oggi invece, costituendosi in giudizio, sceglie di sostenere le ragioni dei Comuni ricorrenti. Ebbene – prosegue Cassese – così facendo, il giudizio appare inammissibile proprio perché, evidentemente, non si può sostenere in giudizio una posizione contraria a quella assunta in Conferenza dei Servizi” argomenta il parlamentare.
“Posto che ravvedersi da un errore commesso e riconoscere di aver sbagliato è sempre un elemento da accogliere con positività, a me pare che – almeno nel caso della maggioranza Emiliano – sia legittimo temere che si tratti – anche in questo caso – dell’ennesima strumentalizzazione politica, non solo della discarica di Grottaglie, ma della più generale questione ambientale della provincia di Taranto” conclude Cassese.