Avevamo lanciato l’allarme già a novembre scorso e prima di noi lo avevano fatto Cassa Edile ed Ance. Ora si muovono anche i sindacati dei lavoratori. La situazione dell’edilizia ionica è davvero grave, le imprese di qualsiasi dimensione stanno soffrendo, l’occupazione è ai minimi livelli.
Tutti che cerchiamo da tempo risposte concrete dai rappresentanti politici ed amministratori pubblici, ma, ribadiamo, finora troppe dichiarazioni d’intenti che non hanno assolutamente invertito la rotta.
Taranto è stata al centro dell’agenda nazionale ma per la nostra economia si è rivelata solo una pia illusione, il piatto piange, come certificato ripetutamente dai dati provenienti dalla Cassa edile ionica, che poi è “termometro” all’edilizia locale.
Eppure, si parla di milioni di euro investiti per le bonifiche e per il porto; ci sono i buoni propositi sulla riqualificazione del territorio, rigenerazione urbana e recupero del patrimonio storico e immobiliare della città, tutte ricette utili per superare la crisi dell’edilizia.
Risulta evidente, quindi, che il continuare a procedere in ordine sparso nel rappresentare a chi di competenza la complessa e pesante situazione dell’edilizia tarantina è una delle cause maggiori della fallimentare azione di dialogo tra imprese ed istituzioni. Secondo Confartigianato Edili, a questo punto, occorre provare a fare massa critica, fronte comune, nei confronti di chi deve ascoltare e risolvere le problematiche.
Non è difficile sedersi intorno ad un tavolo tutti insieme, organizzazioni delle imprese edili ed organizzazioni dei lavoratori, per ricercare una intesa comune su cosa pretendere e come procedere. Va fatta un’analisi seria e completa della situazione e per questo si ha bisogno di tutte quelle informazioni utili a discernere sullo stato delle cose, dati, statistiche, strumenti di supporto. A tal fine, uno dei luoghi naturali tecnicamente più utile e snello dove potersi confrontare potrebbe essere, a nostro avviso, la Camera di commercio.
Occorre un manifesto unico che racchiuda un quadro della situazione chiaro, con una proposta forte per incalzare chi ha il dovere di ascoltare e risolvere la situazione. Questo è l’invito forte che lanciamo a tutte le rappresentanze vere del comparto.
Confartigianato Imprese Taranto sostiene questo impegno, con la convinzione che il ruolo della categoria sarà decisivo per raggiungere quei traguardi di sviluppo dell’impresa e dell’occupazione.
Anche di fronte alla crisi persistente noi ci siamo e siamo pronti, come sempre, a fare per intero la nostra parte, salvaguardando le piccole imprese locali ed i loro dipendenti, che rappresentano i due terzi delle imprese del settore delle costruzioni e costituiscono il tessuto connettivo di quell’economia reale che crea ricchezza con il lavoro vero.
Taranto, 26 febbraio 2019