Pacchi da spostare da un reparto a un altro, da un ospedale ad un altro. Ormai i medici e gli operatori sanitari tarantini girano più delle trottole. Una risorsa umana della Sanità pugliese che viene sottoposta a uno stress lavorativo senza precedenti. Ora un altro trasferimento è all’orizzonte: il reparto di Geriatria del Moscati che viene trasferito all’ospedale San Marco di Grottaglie in attesa della realizzazione del nuovo ospedale di Taranto. Ecco appunto: personale ospedaliero e pazienti, per altro anziani, trasferiti come pacchi, senza tener conto che dietro ogni “pacco” c’è la dignità professionale di un medico, un infermiere, un operatore socio-sanitario che svolge la sua attività spesso in condizioni di grave disagio.
Non solo, il Moscati è destinato a diventare un eccellente polo oncologico, ma questo non vuol dire che all’interno non possa coesistere il reparto di geriatria: anzi, potrebbe addirittura essere di supporto sanitario per l’assistenza di malati anziani oncologici. Insomma, la sensazione è che chi gestisce la sanità tarantina non lo faccia in una logica sinergica, ma ragionieristica: togli qua, metti là e i posti letto ritornano sulla carta.
Qui a Taranto, invece, non torna più nulla: la Sanità in questi anni ha subito solo tagli, trasferimenti e depotenziamenti in un territorio fortemente provato sotto il profilo ambientale. Ai miei concittadini, a questo punto, faccio un appello: resistete, un altro anno e spazziamo via questo governo regionale!