Proclamata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil l’apertura dello stato di agitazione per gravi inadempienze contrattuali, giuridiche e concernenti le mancate misure per salute e sicurezza, il 27 e 28 febbraio prossimi dalle ore 7,00 alle ore 23,00 per l’intero turno, sciopereranno i 190 lavoratori dipendenti della Ecologica Spa che opera nel sito siderurgico ionico Mittal.
“Le nostre reiterate richieste di incontro – scrivono in una nota inviata all’Azienda i segretari generali Paola Fresi (Filcams), Antonio Arcadio (Fisascat), Carmelo Sasso (Uiltrasporti) – hanno riscontrato un atteggiamento fortemente discriminatorio nei confronti di chi come noi ha sempre cercato rispetto nelle relazioni, soluzioni ai problemi dei lavoratori, senza mai ricevere risposte.”
Le rivendicazioni sindacali riguardano: il buono pasto e/o ristoro retribuito; inadempienze economiche contrattuali rivenienti dal precedente appalto; differenze retributive per livello di inquadramento; visite mediche che siano idonee a quanto previsto dallo specifico Dlgs; sicurezza relativamente alle procedure di lavorazione ed ai mezzi utilizzati; benessere, con spogliatoi idonei e relativa sanificazione.
“In mancanza di risposte – annuncia Paola Fresi – ci vedremo costretti a tutelare i nostri diritti nelle sedi opportune con le denunce civili, penali e ispettive per le questioni sanitarie e di sicurezza nonché contrattuali a favore degli attuali dipendenti.”
“Arcelor Mittal Italia vigili – rilancia Carmelo Sasso – e si faccia promotrice della realizzazione del processo di stabilizzazione del personale dell’appalto mettendo al centro del dialogo la stabilità reddituale, la sicurezza dei lavoratori e il bene sociale.”
Per Antonio Arcadio “la Ecologica si pieghi alla contrattazione di 2° livello come altre Aziende hanno già fatto, costruendo con il sindacato confederale percorsi costruttivi e leali anche a beneficio dei dipendenti con contratto interinale. In Mittal sono in gioco i destini occupazionali presenti e futuri di 7 mila addetti dell’appalto-indotto e quanto ai temi della salute e sicurezza siamo decisi a non recedere di un passo.”