Fermato il 68enne di Carosino, P.Q. – pluripregiudicato – proprietario di un terreno in agro di San Giorgio Jonico. L’uomo si è infatti costituito nel pomeriggio di ieri alla stazione dei carabinieri di San Giorgio Jonico.
L’episodio gravissimo per il quale l’uomo è attualmente sottoposto a fermo d’indiziato di delitto per tentato duplice omicidio, possesso abusivo di arma da fuoco e ricettazione, è relativo al 14 febbraio. In quel pomeriggio, due uomini – il 45enne pregiudicato Pasquale Monna ed un altro soggetto di 36 anni – erano alla guida di un Apecar ed erano intenti ad asportate materiale ferroso dalla proprietà del Pisanello. L’uomo, sorprendendo i due a rubare materiale dalla discarica presente sul proprio terreno, in un impeto d’ira avrebbe sparato con una calibro 9, due colpi all’addome del Monna, che sarebbe caduto per terra e avrebbe finto di essere morto.
Il 36enne che era sul mezzo, si sarebbe dato alla fuga, rincorso dal 68enne nelle campagne, ma riuscendo a far perdere comunque le proprie tracce. Dopo alcuni minuti, intanto, il 45enne si sarebbe poi rialzato e spostandosi di alcuni chilometri, sarebbe arrivato sulla SS7 ter dove avrebbe immediatamente allertato il 112. All’arrivo dei soccorsi è stato poi trovato privo di sensi sull’Apecar e infine trasportato al SS. Annunziata in prognosi riservata, dove è stato poi sottoposto ad un intervento chirurgico e dimesso alcuni giorni fa, senza riportare lesioni gravi.
L’indagine condotta dai carabinieri, grazie alla ricostruzione del percorso a ritroso fatto dall’uomo ferito, oltre all’analisi delle tracce sulla scena del crimine, ha consentito di restringere il campo al fermato di oggi.
L’uomo, già arrestato anni fa con l’accusa di tentato omicidio del fratello Eugenio – colpito da 10 coltellate nel 1998 – e che aveva trascorso in carcere 1 anno e 6 mesi di reclusione (derubricata in lesioni aggravate), aveva subito diversi furti di materiale ferroso nella sua proprietà e aveva ”minacciato” più volte il vicinato che avrebbe punito chiunque avesse tentato di rubare nel suo terreno. Così, il 14 febbraio, sorprendendo i due uomini a rubare, in un accesso di rabbia, avrebbe sparato con l’intenzione di uccidere. L’arma del delitto, oggetto di furto a Lecce nel 2011 ad un maresciallo dei carabinieri – su cui attualmente sono in corso indagini per chiarire come possa essere giunta nelle mani di Pisanello – è stata ritrovata dagli agenti in uno dei sopralluoghi, abbandonata e con il caricatore vuoto. Sarà la perizia balistica a confermare la compatibilità dell’arma con l’azione delittuosa.
Le indagini hanno immediatamente condotto all’uomo che nelle ultime ore, a seguito dell’azione criminale, aveva tentato di far perdere le proprie tracce. Sentitosi alle strette, nel pomeriggio di ieri si è poi presentato spontaneamente alla stazione dei carabinieri di San Giogio Jonico.
L’uomo si trova attualmente nel carcere “C. Magli” in attesa dell’interrogatorio di garanzia che il Giudice delle Indagini Preliminari fisserà per i prossimi giorni.