Bene ha fatto il sindaco Melucci a convocare per oggi un apposito tavolo di confronto sulle prospettive di questa struttura, che interessa tutta la comunità ionica.
Ho già avuto modo di sottolineare, nel recente passato, che va salvaguardato il ruolo pubblico delle manutenzioni che si svolgono in Arsenale militare a Taranto, va cioè garantito il turn over e va messo in campo un piano di formazione del personale sulle nuove unità navali, che sono tecnologicamente molto avanzate e quindi richiedono competenze altamente specializzate.
Pertanto, se vogliamo evitare che all’Arsenale di Taranto venga affidato solo il compito di stazione appaltante e di controllo sui lavori, con la conseguente perdita dei lavori di manutenzione su navi ad altissime tecnologie, si deve intervenire al più presto con un piano straordinario di assunzioni qualificate e di formazione del personale in servizio. Sebbene il governo Conte ha previsto in bilancio circa 300 nuove assunzioni negli arsenali militari di tutt’Italia, la misura non è sufficiente. Taranto ha bisogno nei prossimi 3 anni almeno di 250 nuove figure lavorative.
Il turn over avviato dal precedente Governo, con la Ministra Pinotti, è stato un errore, in quanto ha collocato negli Arsenali, cioè in luoghi dove occorrono precise qualifiche tecniche, gli ex militari congedati per motivi di salute.
Infatti quel personale, a seguito delle patologie per cui è stato congedato, spesso presenta gravi prescrizioni mediche che non gli permettono di svolgere attività tecniche a bordo o nelle officine.
Con l’occasione ho sollecitato al Governo centrale una significativa accelerazione alle procedure per le nuove assunzioni.
Inoltre è urgente riattivare, dopo nove mesi di blocco, il tavolo CIS, al fine di realizzare gli interventi previsti proprio nell’ambito dello stesso Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) riguardante la città e l’area di Taranto. Infatti Tra i 39 interventi previsti per la provincia di Taranto ci sono quelli per il recupero infrastrutturale dell’Arsenale, ma al momento è stato realizzato meno della metà di quanto era stato progettato.
Sul tema l’Assessorato regionale allo Sviluppo economico è pronto a fare la sua parte nel rilancio dell’Arsenale, a partire dalla formazione, elemento centrale per il futuro dell’opificio pubblico, proprio per la sua funzione centrale nell’economia tarantina. Anche per questo è bene che il Sindaco abbia convocato tutti i soggetti interessati alla vertenza, a partire dai Sindacati, impegnati tra l’altro anche a difendere il posto di lavoro delle maestranze utilizzate nello svolgimento dei servizi di pulizie e facchinaggio.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico
Regione Puglia
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