E’ tipico di chi non vuol (o non sa) rispondere buttarla in caciara …. E come al solito il Sindaco – vorrei ricordargli anche il mio e dei miei elettori, per il semplice rispetto che egli deve alla “democrazia”–, per sfuggire al dovere istituzionale di dare risposte ai dubbi ed alle perplessità della sua comunità, pronuncia il solito “comizio vuoto di contenuti” (ma pieno di arroganza ed omissioni e/o dimenticanze), senza chiarire un bel niente, convinto che alzare i toni serva a distogliere l’attenzione dei cittadini dai problemi di tutti i giorni ed a garantirgli ancora il consenso.
Quando il “dubbioso Consigliere” dice che l’Amministrazione Comunale ha assunto un dipendente in congedo per maternità – informazione questa, peraltro, resa nota dagli uffici comunali – non denigra né discrimina nessuno, convinto come è che il dipendente neo assunto goda legittimamente di un diritto sancito e riconosciutole dalla legge; i dubbi e le perplessità prendono il sopravvento quanto il “dubbioso consigliere”
guarda gli atti amministrativi e si rende conto dell’operato dell’Amministrazione Comunale.
Ma andiamo per gradi in ordine a quanto avvenuto per l’assunzione di cui si parla.
Già dallo scorso settembre l’Amministrazione Comunale avrebbe potuto, in ossequio alle disposizioni di legge che sembra conoscere così bene, procedere all’assunzione dell’istruttore di ragioneria, ed avrebbe potuto farlo decidendo se indire un concorso pubblico o utilizzare graduatorie di altri enti: perché, Sindaco, aspettare l’imminenza del Natale e chiudere la pratica in soli 5 cinque giorni anziché nei 15 giorni previsti dal
Regolamento? Perché approvare la delibera per fare ricorso all’utilizzo delle graduatorie di altri enti solo il 21 dicembre e non prima (mi permetta, ma una decisione così importante, Sindaco, e che le sta così a cuore,
perché presa senza la sua presenza?).
A seguito di quella delibera l’Amministrazione avrebbe dovuto agire nel rispetto dei fondamentali principi di imparzialità e trasparenza, previsti dalla legge, che sancisce l’obbligo delle pubbliche amministrazioni di dare
adeguata pubblicità delle procedure concorsuali e di garantirne l’imparzialità; avrebbe dovuto agire, in soldoni, per fare in modo che l’azione di individuazione (e non di scelta, Sindaco, perché la scelta può anche essere oltre modo discrezionale) avvenisse in modo trasparente ed imparziale.
Compito non di difficile attuazione se solo si fosse applicata la normativa regolamentare vigente presso il Comune di Montemesola (regole, peraltro Sindaco, volute ed approvate da Lei e dalla sua maggioranza ad ottobre 2017) normativa che espressamente sancisce che l’individuazione delle graduatorie di altri enti da utilizzare per le necessità assunzionali dell’Amministrazione Comunale di Montemesola avvenga secondo i
seguenti criteri: “graduatoria di più recente formazione ovvero la graduatoria che è stata meno utilizzata in relazione al numero di vincitori ovvero la graduatoria dell’ente con la sede più vicina ovvero la graduatoria contro la quale non siano stati presentati ricorsi ovvero la risposta che è pervenuta all’ente per prima ovvero il sorteggio ovvero selezione tra i primi delle graduatorie degli enti che hanno dato risposta positiva etc.
Ed invece, Sindaco, con la sua deliberazione, la Giunta Comunale ha cambiato le regole del gioco ed ha deciso che la scelta dell’ente pubblico con il quale stipulare l’accordo per l’utilizzo di idonei di graduatoria sarebbe avvenuto sulla base del solo “criterio territoriale” ed in base alla vicinanza geografica dell’Ente (distanza kilometrica stradale), scelta motivata in ragione dell’appartenenza dell’ente comunale che permette l’utilizzo all’Unione dei comuni del Montedoro…. Quindi se esiste un idoneo per l’assunzione inserito in una graduatoria di altro comune, non appartenente all’unione Montedoro, questo è un problema? Avete avuto il
dubbio che potesse essere meno bravo??
Ma andiamo oltre Sindaco: il Regolamento per le assunzioni prevede che, una volta che il Comune di Montemesola, abbia deciso la utilizzazione della graduatoria di un altro ente, deve inviare a tutti gli enti dello stesso comparto che hanno sede nel territorio provinciale (l’intera Provincia), tramite PEC, la richiesta di utilizzazione della graduatoria, fissando il termine per la risposta in 15 giorni dalla ricezione della richiesta.
Perché Sindaco con la vostra deliberazione ed in contrasto con le disposizioni regolamentari vigenti, è stato assegnato agli enti comunali, come termine ultimo per trasmettere le graduatorie, quello del 27 dicembre 2018 ore 12,00?? Secondo Lei questo significa essere trasparenti ed imparziali? E perché la delibera di che trattasi è stata pubblicata all’Albo Pretorio il 27 dicembre, giorno di scadenza previsto per acquisire la disponibilità degli enti e non prima? Perché la scelta di ridurre i tempi entro cui far arrivare le risposte? E secondo Lei tutti gli enti sono stati messi nelle stesse condizioni di acquisire le richieste e di rispondere, tenuto altresì conto che dalla data di adozione dell’atto – 21 dicembre 2018 -, da quando sono partite le richieste di disponibilità al convenzionamento (sono partite le PEC? Quando??) alla scadenza prevista – 27 dicembre 2018 ore 12,00 – risultavano disponibili meno di due giorni lavorativi – il 24 dicembre, vigilia di Natale, ed il 27 dicembre fino alle ore 12,00 -?
Lei ritiene che l’operato della Amministrazione sia stata garante dei diritti di tutti gli idonei inseriti in tutte le eventuali graduatorie ancora valide esistenti presso i Comuni della Provincia di Taranto (e quindi sarebbero
ingiustificate le mie perplessità) o non ritiene di avere avuto, Lei sì, un atteggiamento discriminatorio (e poco imparziale) nei confronti degli idonei (interessati tutti ad una eventuale assunzione) e degli enti che avessero voluto dare la disponibilità all’utilizzo delle loro graduatorie?
Domande che nulla hanno a che fare con l’essere in congedo per maternità del dipendente neo assunto ed alle quali non ha assolutamente risposto; ma poiché ritiene di essere il depositario della buona politica, quella
seria, quella fatta di proposte e di confronto costruttivo, cosa ne pensa se queste perplessità si chiariscano, con la mia e la sua presenza, in un confronto pubblico, serio, alla presenza dei nostri concittadini?? Magari
leggendo insieme le carte che ad oggi, nonostante le mie richieste, non mi sono ancora state consegnate!!!
Da ultimo la rassicuro sul mio stato psicologico: la frustazione, propria di chi non riesce a soddisfare i propri bisogni, di chi non riesce a vivere una vita familiare serena e di chi, purtroppo, non ha un lavoro che da
soddisfazioni, non mi appartiene, e soprattutto non mi appartiene per il solo fatto di non essere Sindaco, di non esserlo stato e di non esserlo mai.
Contrariamente a quello che sembra pensare Lei, non solo non vivo per fare il Sindaco (aspirazione che non rappresenta una mia ragion di vita) ma mai ho pensato di cambiare idea politica o partito per avere più chances
per farlo (a proposito sarebbe opportuno che Lei ricordasse, piuttosto, la sua di storia politica, dalla “discesa in campo” del 2004 in occasione delle elezioni provinciali ad oggi, magari interrogandosi e dicendoci cosa pensa
del suo futuro, sempre politico); in fine la tranquillizzo sul fatto di essere stato anch’io (non ci crederà ma è così) “maggioranza”, molto prima di Lei: sì nel lontano 1995, venticinquenne, e mentre Lei era probabilmente
in tutt’altre faccende affaccendato, io ero già impegnato in politica, ricoprivo il ruolo di amministratore comunale e gestivo la cosa pubblica…. Senza arroganza e presunzione ma con vero spirito di servizio…
Tant’è.
Montemesola, 17 Febbraio 2019
Il Consigliere Comunale
Dott. SGOBIO Italo