Trovo inopportuna la polemica sollevata in queste ore dal Segretario Nazionale della FIM-Cisl, Valerio D’Alò, riguardante la mia partecipazione e quella del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’iniziativa organizzata oggi a Taranto dal Coordinamento Provinciale dell’Unione Sindacale di Base per affrontare la questione relativa alla condizione dei lavoratori Arcelor Mittal (ex Ilva) in Amministrazione Straordinaria.
Ritengo sia preciso dovere di un Assessore allo Sviluppo Economico e di un Presidente di Regione partecipare a una manifestazione alla quale si è stati invitati per discutere, con i lavoratori, di un argomento così importante e delicato che riguarda la vita stessa di migliaia di persone e delle loro famiglie, oltre che di un intero territorio. E questo a prescindere da quale sia la sigla sindacale che ha organizzato l’iniziativa.
Il messaggio che abbiamo voluto lanciare con la nostra partecipazione al convegno di oggi è che la Regione Puglia, rappresentata dai suoi più alti vertici istituzionali, non si sottrae mai al confronto quando è chiamata a discutere e credo che questo sia un merito che tutti ci devono riconoscere.
Nei giorni scorsi abbiano raccolto e rilanciato l’invito rivoltoci dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici della Cgil, Cisl e Uil per organizzare a breve un incontro finalizzato a definire e risolvere la questione relativa ai corsi di formazione per i circa 1700 lavoratori posti in cassa integrazione a zero ore, e questo a dimostrazione che la nostra attenzione sul tema è altissima e siamo pronti a partecipare a qualunque altra iniziativa organizzata da qualsivoglia altra sigla sindacale, ad iniziare proprio dalla FIM-Cisl.
Ma fomentare divisioni tra i lavoratori e tra i sindacati credo sia una pratica errata alla quale, certamente, la Regione Puglia non si presterà, continuando ad ascoltare e a confrontarsi con tutti nel modo più aperto e disponibile possibile.
L’unico modo per stare al fianco dei lavoratori e di un territorio che ha pagato e continua a pagare un prezzo altissimo in termini ambientali, sociali e di vite umane a causa della presenza del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, è quello di creare un fronte comune per trovare soluzioni utili e condivise. Dividere il fronte dei lavoratori rendendolo, quindi, più debole, o contrapporsi in modo strumentale alla Regione perché partecipa ad una iniziativa pubblica organizzata da una sigla sindacale, credo sia il modo migliore per fare un grande regalo a chi continua ad arricchirsi alle spalle di questo territorio e, invece, dovrebbe essere chiamato a rispettare fino in fondo tutti gli impegni assunti. Per fare questo, però, è necessario che il fronte dei lavoratori sia compatto, ben sapendo di avere al proprio fianco la Regione Puglia. Mettiamoci alle spalle ogni polemica, quindi, e lavoriamo insieme per lo sviluppo sostenibile e la crescita di Taranto e di tutto il territorio jonico.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico
Regione Puglia