Il sindaco di Mottola Giampiero Barulli ha effettuato un sopralluogo nel Punto di Primo Intervento della città ionica, chiuso dallo scorso 9 febbraio, assieme al consigliere regionale del M5S Marco Galante e al Presidente del Consiglio Comunale Francesco Tartarelli.
“Una decisione – dichiara il sindaco Giampiero Barulli – di cui non siamo stati informati ufficialmente né dall’assessorato né dalla ASL. Il risultato è che i cittadini continuano a recarsi al Punto di Primo Intervento, non sapendo che è attivo solo il servizio 118. Oggi siamo venuti a verificare la situazione di persona e a fare quello che avrebbe dovuto fare Emiliano: informare la comunità della chiusura, nonostante le sue rassicurazioni sul fatto che il PPI possedesse i requisiti previsti dalla “deroga” al Piano di Riordino. Da tempo – continua – il M5S tenta di sollecitare tanto Emiliano quanto il DG della ASL Taranto Stefano Rossi a rispettare le promesse fatte, ma nonostante tutto il risultato è questo: l’ennesimo colpo inferto al sacrosanto diritto alla salute di tutti i cittadini”.
“Emiliano – prosegue Marco Galante – aveva garantito l’implementazione dei servizi territoriali prima di procedere con le chiusure, ma come sempre alle parole non sono seguiti gli atti. Aveva promesso l’apertura del PTA e degli ambulatori specialistici a Mottola e del centro polifunzionale territoriale a Ginosa per dare maggiore sicurezza ai cittadini, dal momento che parliamo di territori lontani dagli ospedali di secondo livello, con un flusso turistico che in estate arriva a 100mila presenze. Ovviamente niente è stato fatto, mettendo a rischio sia i cittadini che gli operatori sanitari che, se impegnati in un soccorso con la postazione mobile, non potevano garantire la loro presenza, rischiando anche una denuncia penale. La circolare del Direttore Balzanelli ha finalmente chiarito la situazione delle postazioni medicalizzate mobili, facendo così quello che non ha avuto il coraggio di fare Emiliano”.