Parte da Taranto, città simbolo di un Meridione che vuol disegnare un nuovo futuro, la riflessione pubblica del movimento “Insieme” sui contenuti che, condivisi e partecipati, sono alla base della costruzione di un nuovo modello di sviluppo.
Si terrà alle ore 15,30 di venerdì 15 febbraio, presso il Ristorante “Nautilus” (in viale Virgilio n.2 a Taranto), il convegno nazionale “Perché e Come costruire un nuovo modello di sviluppo”, il cui sottotitolo è quanto mai indicativo: “Pensare, agire e mettere Insieme persone, saperi, istituzioni e traguardi per costruire il Bene comune” (info e-mail insieme.puglia@gmail.com).
I lavori saranno aperti dall’intervento di Giancarlo Infante, portavoce nazionale del movimento “Insieme”, già giornalista RAI, e conclusi dall’Avvocato Cosimo Buonfrate, responsabile “Insieme” per la Puglia.
Sul tema del convegno relazionerà il noto economista Leonardo Becchetti: Professore Ordinario di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata, ha pubblicato circa quattrocento lavori tra articoli su riviste internazionali e nazionali, volumi, contributi a volumi, quaderni di ricerca ed è tra i primi 70 economisti del mondo come numero di pagine pubblicate su riviste internazionali secondo la classifica mondiale REPE.
Il relatore del convegno di Taranto, l’economista Leonardo Becchetti, con Stefano Zamagni, professore ordinario di Economia Politica Università di Bologna, ha contribuito alla stesura del documento programmatico di “Insieme” che, in oltre trenta pagine, affronta temi come il welfare, sviluppo, scuola, università e ambiente.
Il movimento “Insieme” ha presentato il documento programmatico per la prima volta a Milano, in un evento pubblico tenutosi il 19 gennaio scorso, al quale farà seguito il Convegno nazionale di Taranto che, quindi, rappresenterà il suo debutto nel Meridione.
Il documento programmatico di “Insieme” disegna un modello di sviluppo equo e sostenibile, fortemente ispirato ai valori cristiani, basato su una un’economia civile in cui la persona, con le sue esigenze, riconquista la centralità.
il movimento “Insieme” vuole così costruire quel nuovo modello di sviluppo di cui l’Italia e l’Europa hanno bisogno per aprirsi alla modernità che emerge in campo politico, economico e produttivo, sociale e culturale.