Nelle prime ore del mattino, i militari della Compagnia Carabinieri di Massafra (Ta), coadiuvati nell’esecuzione da quelli della Compagnia di Castellaneta (Ta), hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Taranto, dott.ssa Vilma GILLI, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica del medesimo Tribunale, dr. Raffaele Graziano a carico di S.A. 42enne, R.G., 31enne, entrambi pregiudicati di Laterza (Ta) ed un 40enne, con precedenti di polizia, di Ginosa (Ta), ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di contraffazione e spendita di monete false in concorso.
L’indagine, svolta dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R. della Compagnia di Massafra, prendeva le mosse da un sequestro effettuato nel mese di dicembre 2017 dai militari della Stazione Carabinieri di Palagiano (Ta), allorquando intervenivano presso un panificio del luogo, dove un soggetto aveva provveduto al pagamento della merce utilizzando banconote contraffatte. In seguito lo stesso rivelava di aver agito con un altro complice, il quale, a sua volta, veniva sorpreso in possesso di ulteriori banconote contraffatte.
I due soggetti indicavano in R.G. il fornitore di un blocco di dieci banconote contraffatte da 50 euro. Sulla scorta di questi primi dati, gli operanti avviavano le intense ed articolate indagini, attraverso le quali si veniva a capo di una lucrosa attività di produzione e spendita di monete contraffatte, avente epicentro a Laterza, nella quale S.A. rivestiva il ruolo di falsario, mentre gli altri due odierni arrestati, intermediari nella vendita dei blocchi di banconote all’interno di una fitta rete di acquirenti, impegnati a inserire nel circuito economico le stesse, rivendendole a terzi.
Si accertava che il gruppo criminale imponeva un prezzo di vendita delle banconote contraffatte di grosso taglio corrispondente al 10-15% del valore nominale, mentre per quelle di piccolo taglio il prezzo era decisamente maggiore, salendo al 30% del valore nominale.
Nel corso dell’indagine venivano anche eseguiti arresti in flagranza di reato e sequestri di banconote contraffatte, come nel caso di un 64enne di Fasano (Br), sorpreso in possesso di 150 banconote contraffatte di vario taglio per un totale di 2.000 euro e un di 22enne di nazionalità romena, sorpreso in possesso di 994 banconote contraffatte di vario taglio per un totale di 4.075 euro, dopo che costoro le avevano acquistate dal gruppo dei falsari.
Stamane, nel corso dell’esecuzione del provvedimento restrittivo, nell’abitazione di S.A. sono state rinvenute 210 banconote contraffatte di vario taglio, pronte per essere messe in circolazione, nonché 515 banconote contraffatte di vario taglio mancanti della sola striscia olografica, oltre a carta, timbri e stampanti adoperati per produrre banconote. Invece presso l’esercizio commerciale gestito dal 40enne di Ginosa, sono state rinvenute cinque banconote contraffatte di vario taglio, anche queste pronte per essere messe in circolazione.
I tre arrestati, al termine delle formalità di rito sono stati condotti presso la Casa Circondariale del capoluogo jonico a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.