Molto interessante il workshop “Pesca commerciale e produzioni ittiche” al quale ho partecipato oggi presso l’Istituto di Istruzione Secondaria “Archimede” di Taranto. Una iniziativa ben strutturata, con un dibattito durato quasi tre ore, organizzata anche per presentare un nuovo indirizzo scolastico che l’Istituto ha richiesto ed ottenuto con una delibera della Regione Puglia del 2017.
In premessa, vorrei elogiare quanti, dal personale docente e dalla Dirigenza dell’Istituto fino all’Assessorato regionale al Diritto allo Studio, retto dal collega Leo, hanno promosso la nascita di questo nuovo indirizzo scolastico.
Il percorso di studi mi pare davvero completo, perché spazia dal governo del mezzo impiegato nelle operazioni di pesca, alla logistica del pescato, alle tecniche di acquacoltura, alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici e dei molluschi.
Sono tutte attività che concorrono allo sviluppo dell’economia del mare di cui Taranto ha un forte bisogno.
La pesca non può più essere un impiego soltanto artigianale, ma deve prevedere le attività per così dire “a monte” (come appunto il governo del mezzo), quelle “intermedie”, attinenti la logistica, e quelle “a valle” (come la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti ittici).
Positiva è anche l’attenzione all’acquacoltura che, in una fase in cui le quantità di pescato libero si impoveriscono sempre più a causa dei noti fattori ambientali negativi, costituisce senza dubbio un potente rilancio del consumo di pesce.
Nella misura in cui dalla pesca nasceranno e si consolideranno nuove attività commerciali e industriali – come il nuovo indirizzo di studi lascia prevedere – il sostegno della Regione, e in particolare dell’Assessorato allo Sviluppo economico, non mancherà.
Mino Borraccino
Regione Puglia