Bene ha fatto il gip di Taranto Ruberto a sollevare legittimità costituzionale sui dpcm Ilva rispetto alla cosiddetta immunità penale.
Solo a un gip, infatti, spettava questa facoltà, e dopo quattro anni finalmente è stata esercitata.
E’ bene che su queste vicende che riguardano il rispetto della Costituzione, come dei diritti e della salute dei cittadini, si ponga chiarezza e non ci siano dubbi di alcun tipo.
Per tutti questi anni infatti si è esercitata una campagna diffamatoria e grossolana sul presupposto che lo scudo penale, poi confermato anche dal governo 5 stelle, rappresentasse un salvacondotto contro la comunità tarantina.
Questa norma, invece, è indispensabile perché fissa un principio inflessibile e determinante in capo all’esecutore (commissari e acquirenti) del piano ambientale: devi adempiere ai tuoi obblighi di legge in tema ambientale, non rispondendo dei reati consumati da terzi.
Nessuna immunità quindi.
Anzi, la garanzia che chi si è obbligato a migliorare la fabbrica dal punto di vista ambientale lo faccia celermente senza accampare pretesti.
Tutti noi siamo preoccupati di una situazione drammatica sviluppatasi nei decenni a Taranto nella colpevole inerzia di tutti, ma la strada intrapresa non può che essere quella scelta così come lo stesso governo 5 stelle ha continuato a fare.
Non ci sono immunità che possano coprire responsabilità su incidenti, morti e feriti, dentro e fuori la fabbrica. Lo diciamo a gran voce e con determinazione.
Per questo apprezziamo che finalmente gli unici che potevano farlo abbiano sollevato la questione di legittimità costituzionale, così da dirimere finalmente ogni dubbio.
Ora la speranza è che la Consulta si determini velocemente affinché si possano finalmente diradare queste nubi che rischiano di bloccare il risanamento ambientale più importante d’Europa.
Il PD attende e accetterà il responso della Suprema Corte nella consapevolezza che tutti debbano fare ugualmente.
Senza usare a piacimento le prerogative in capo ai diversi poteri dello Stato.
Oggi chiediamo a gran voce di proseguire rapidamente la realizzazione del piano ambientale che è partito e che ricordiamo finché non completato, proprio in virtù dei dpcm, non consentirà l’ aumento della produzione, dimezzata per obbligo di legge così da tenere in regola i parametri ambientali fino a realizzazione Aia.
Oggi Taranto merita certezze e non di essere usata per meri fini di vile campagna elettorale.
I Governi Renzi e Gentiloni hanno evitato che il più grande siderurgico d’Europa potesse diventare una vera bomba ecologica senza responsabili. Oggi sull’azione sta portando il più grande Player mondiale a scommettere su Taranto salvaguardando la salute. Come ci ricordano tutti i parametri Arpa.
Certo la propaganda sa dare risposte semplici quando è alla opposizione ma poi diventata maggioranza di adegua a ciò che di utile è stato fatto. Ilva ne è la prova provata.
In questo contesto, poi, il nuovo episodio olfattivo di oggi su Taranto impone un chiarimento deciso, trasparente e forte affinché si evitino questi episodi davvero incomprensibili e altamente alteranti della normale qualità di vita dei cittadini di Taranto.
Avv. Giampiero Mancarelli
Segretario provinciale PD di Taranto