Per l’ennesima volta sarà la magistratura a provare a rendere giustizia a Taranto e ai tarantini e non la politica.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Taranto, Ruberto, impugnerà, alla Corte Costituzionale, l’immunità penale che il Governo del “non” cambiamento ha garantito ai nuovi proprietari di Ilva.
Ancora una volta la politica non ha difeso Taranto, nonostante i mille proclami fatti dai 5 stelle in campagna elettorale.
Ed è giusto ricordare che l’immunità penale, per una azienda privata, non esiste nell’ordinamento giuridico di nessuna nazione al mondo.
Ora tocca alla Corte Costituzionale dirci se è legale avvelenare un’intera popolazione senza incorrere in nessuna sanzione penale.
La storia ricorderà però le scelte fatte da chi oggi governa il paese, che in riva ai due mari ha preferito la produzione alla vita.