“Il sequestro delle collinette ex Ilva, trasformate in una vera e propria bomba ecologica ad orologeria venendo meno alla funzione primaria di sbarramento antinquinamento contro le polveri sottili, se da un lato ribadisce come la magistratura tarantina continui a non abbassare la guardia, dall’altra ripropone l’indifferibilità delle bonifiche”.
Non ha dubbi Rosario Orlando, coordinatore provinciale di Italia in Comune, il quale plaude all’azione dei magistrati e dei carabinieri del Noe e rilancia l’esigenza “di mettere mano a un programma ecosostenibile il cui compito dovrà essere quello di garantire condizioni ambientali e sanitarie degne di tal nome ai tarantini. Lo dobbiamo a noi stessi – aggiunge Orlando -, lo dobbiamo ai nostri figli, lo dobbiamo a Giorgio ultima giovane vittima dall’inquinamento in ordine di tempo”.
Potenziare le azioni di controllo e fornire di strutture, mezzi e personale gli organi di controllo sono per il coordinatore provinciale di Italia in Comune tessere di un unico mosaico che è l’ambientalizzazione dello stabilimento siderurgico. “E il via ai concorsi per l’assunzione di personale ad Arpa Puglia, rese possibili anche all’azione pressante e costante del consigliere regionale Gianni Liviano che sulla questione ha fatto approvare dal Consiglio regionale una mozione ad hoc, – sottolinea Orlando – sono un importante viatico come importante, a mio avviso, è la revoca dell’impunità penale. Un provvedimento che il governo deve assumere immediatamente alla luce degli ultimi avvenimenti e noi, come Italia in Comune, ci adopereremo con tutte le nostre forze perché ció avvenga”.