“Bene hanno fatto i carabinieri del Noe a intervenire con decisione e sequestrare le collinette che avrebbero dovuto mitigare gli effetti dell’inquinamento del polo siderurgico tarantino e che invece rappresentano una vera e propria bomba ecologica”. È quanto dichiara il Presidente del Gruppo LeU/I Progressisti in Regione Puglia Ernesto Abaterusso dopo il provvedimento di sequestro, disposto dalla Procura, di un’area di circa nove ettari lungo il perimetro dell’ex Ilva.
“Un atto dovuto – prosegue il Consigliere regionale – che accende di nuovo i riflettori sullo scempio ambientale e sanitario perpetrato nel corso degli anni ai danni di un intero territorio e che riporta all’attenzione, in modo quanto mai urgente, la necessità di effettuare i lavori di bonifica”.
“Troviamo gravi e ingiustificabili i ritardi e i rimpalli portati avanti da chi negli anni avrebbe dovuto e dovrebbe oggi tutelare cittadini e territorio e invece riceve l’ennesima sonora bocciatura. Al Governo e ad Arcelor Mittal chiediamo un cambio di passo. Taranto e i tarantini non possono pagare ancora” conclude Abaterusso.