Respirare aria nuova per un futuro differente. Leporano si appresta a scegliere il governo del suo territorio nella speranza di dimenticare in fretta il recente passato e soprattutto guardare al domani consapevole che può rialzare la testa.
Ed è per questi motivi, in apparenza difficili ma neppure così complicati, che Adolfo Pagano scende in campo e raccoglie la sfida: candidarsi a Sindaco della città, sfruttando le sue precedenti esperienze amministrative e allo stesso tempo accompagnarsi con gente nuova, che ha voglia di mettersi in gioco per il bene del territorio e che sappia guardare al futuro con occhi e visione differente. Si vota a maggio e Pagano, 54 anni, ex assessore e Presidente del Consiglio comunale, pur auspicando per il futuro un’atmosfera e persone nuove a Palazzo di Città, non rinnega il suo passato, anzi: “Aver conoscenza delle problematiche del territorio è importante in questo momento così delicato per la nostra comunità”.
Nessuno deve dimenticare che Leporano è stata commissariata ben due volte negli ultimi 4 anni: un dato che deve far riflettere, ma soprattutto far capire che non si può amministrare con tale instabilità politica. “E’ fondamentale invertire il modo di intedere la politica – afferma Pagano in riferimento a ciò che accade da tempo a Leporano -, che non può essere condizionata dagli interessi personali o di famiglia: così si accantonano temi importanti che non possono essere, oggi, più rinviati. E mi riferisco ai Servizi sociali, alla zona marina che è abbandonata, alla stessa macchina amministrativa, oppure all’ex batteria Cattaneo mai rivalutata. E sono solo pochi esempi, ma secondo me significativi”.
Pagano poi detta la linea: “Impronterò tutta la mia attività amministrativa sulla trasparenza e sul dialogo continuo con i cittadini, tutta la squadra sarà al servizio della nostra comunità con un impegno nuovo alimentato da entusiasmi e da nuove idee per una politica al servizio della gente incentrata sui temi come i servizi alla cittadinanza che vanno potenziati ed ottimizzati, lo sviluppo economico e territoriale, turistico e commerciale, il progresso culturale e sociale dei cittadini e delle cittadine”.
E a chi potrebbe obiettare che Pagano abbia già amministrato? “Siamo persone che non fanno della politica il loro mestiere, ma tutti noi vogliamo mettere al servizio dei cittadini le nostre professionalità con l’unico ed evidente scopo di amministrare il bene pubblico con la diligenza del buon padre di famiglia. Vogliamo, perciò, metterci al servizio della collettività attraverso il dialogo e il confronto, dove non devono prevalere le idee di pochi, ma tutti possono concorrere a meglio realizzare i progetti e risolvere i problemi”. Come dire: mano tesa a tutti, anche a quanti pongono oggi dubbi: “Condividere per amministrare meglio è uno dei punti cardini della nostra proposta, ed è per questo che non soltanto ci saranno facce nuove che stiamo coinvolgendo ma siamo aperti a qualunque contributo di crescita proiettato sulla città”.
“Il nostro programma politico non è un elenco di punti fatto senza alcuna progettualità, né una lista di promesse assurde che puntualmente vengono riproposte durante le campagne elettorali. Queste logiche non appartengono al nostro progetto. Il nostro programma sarà una serie di proposte concrete ed attuabili punterà sulla crescita collettiva e sulla necessità di dare voce a tutti, con un doveroso occhio di riguardo ai tanti soggetti fragili che chiedono di essere ascoltati, un programma fatto con la gente e per la gente”, conclude Pagano.