“Le meraviglie d’Italia” arriva al Teatro Orfeo di Taranto lunedì 21 gennaio (ore 21). Il progetto di musica e arte vede insieme per la prima volta il critico Vittorio Sgarbi, il Maestro Michele Nitti e l’Orchestra della Magna Grecia.
“Sarà un viaggio emozionante tra le Meraviglie d’Italia quello che racconteremo con Vittorio Sgarbi e l‘Orchestra della Magna Grecia – ha raccontato il direttore Nitti – lo spettacolo musicale prende spunto dalla celebre mostra presentata da Sgarbi nel 2015 all’Expo di Milano e immortalata dalla sua opera editoriale, appunto chiamata “L’Italia delle meraviglie”. Documenti che tracciano un parallelismo tra la storia dell’arte classica e quella sconosciuta ai più. Il tesoro d’Italia, dunque, tra musica e parole. Per indicare alcune rotte principali e per evitarle e stabilirne altre proprie, tutte possibili e tutte legittime, come spiegato dal massimo esponente di storia dell’arte che ci accompagnerà in questo viaggio. Una nuova visione dell’Italia artistica non più legata a nord, centro e sud ma ragionando su dorsale adriatica, dorsale tirrenica e area jonica come porta del Mediterraneo. Un progetto per affrontare tutta la materia della storia dell’arte e dei suoi principali maestri. E ognuno potrà tracciare una personalissima cartografia del cuore. Il concerto trae ispirazione dalla mostra dell’Expo e dal libro di Sgarbi per legare l’arte delle grandi opere del nostro straordinario patrimonio architettonico, artistico e culturale a un’altra arte: quella della musica. Con composizioni di Rota e Respighi, a volte con una articolazione netta, a volte in accompagnamento alla descrizione di Sgarbi. Nel finale ci sarà un focus sulle bellezze del territorio. Una serata che immaginiamo come un vero e proprio trionfo dell’arte italiana”.
il programma musicale (che sarà alternato dagli interventi di Vittorio Sgarbi con immagini proiettate) prevede:
Ottorino Respighi (1879-1936)
da Antiche arie e danze per liuto, suite I
Ignoto: Passo mezzo e mascherada (fine sec.XVI) – Allegro vivo – Vivacissimo
Igor Stravinskij (1882-1971)
da Pulcinella, suite da concerto
Sinfonia
Scherzino
Tarantella – Toccata
Minuetto – Finale
Ottorino Respighi (1879-1936)
da Antiche arie e danze per liuto, suite II
Jean-Baptiste Besard: Danza rustica (1617). – Allegretto
Bernardo Gianoncelli detto Il Bernardello: Bergamasca (1650) – Allegro
Le opere di Sgarbi viaggiano tra protagonisti, luoghi e capolavori per comporre una storia e una geografia dell’arte, “Il tesoro d’Italia”, guidando il lettore attraverso una galleria di meraviglie di ogni epoca. Sgarbi torna a battere sulla necessità di riscoprire anche i tanti cosiddetti ‘minori’ della nostra storia, di accendere una luce su quello che un altro grande critico come Roberto Longhi definiva ‘il genio degli anonimi”. Si tratta di meraviglie spesso inaspettate, almeno per i non addetti ai lavori, descrivendo un percorso conoscitivo rivolto a riscoprire i monumenti e le opere d’arte meno conosciute e disseminate nei tanti piccoli centri esistenti in Italia.
Vittorio Sgarbi dimostra come lo sterminato patrimonio culturale italiano dovrebbe essere integrato, meglio di quanto sia accaduto fino a questo momento, con il sistema economico. “Ho voluto raccontare il piacere che le opere d’arte trasmettono” ha dichiarato Sgarbi, convinto che si debbano abbandonare termini come ‘fruizione’ per tornare ad altri come ‘godimento’, un monito di impegno civile e uno sguardo al futuro. Tutto ciò che è menzionato nel suo progetto può portare la meraviglia del viaggio, della vita, dell’arte, dei luoghi, del nostro Paese, appunto “L’Italia delle meraviglie”.
Dal libro e dalla mostra trae ispirazione il concerto dell’Orchestra della Magna Grecia sotto la direzione del Maestro Michele Nitti.
Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara nel 1952. In qualità di storico dell’arte, lavora dal 1977 in Veneto come funzionario ministeriale nell’amministrazione periferica dei beni culturali, cominciando al suo interno una carriera che lo ha visto nel ruolo di ispettore e direttore, prima di conseguire, nel 2010, la carica massima presso la Soprintendenza speciale per
Venezia. Grazie ai numerosi articoli giornalistici e, soprattutto, alle frequenti presenze televisive che l’hanno reso personaggio conosciutissimo, introducendo modi di comunicare in radicale contrasto con quelli compassati e perbenisti prima di lui dominanti, Sgarbi é senza dubbio il più noto storico dell’arte che l’Italia abbia mai annoverato Sono oltre cento le esposizioni d’arte di cui é stato curatore.
Michele Nitti è considerato uno dei più giovani e talentuosi direttori d’orchestra italiani della sua generazione; attualmente è parlamentare della
Repubblica Italiana presso la Camera dei Deputati. Nel 2005 è nominato “miglior allievo di Direzione d’Orchestra” del Conservatorio di Milano.