Con l’entrata in vigore del decreto sicurezza si registrano i primi casi di maxi multe e di fermi amministrativi per i furbetti della targa straniera. Un “modo” per pagare meno le polizze di assicurazione e per evadere bollo e multe.
L’attuale Decreto prevede infatti un inasprimento delle sanzioni a differenza di un precedente provvedimento amministrativo del giudice di pace.
In caso di contestazione, due le alternative: 1° riportare l’auto nel Paese d’origine dove è stata immatricolata, 2° regolarizzare la propria posizione reimmatricolando l’auto in Italia.
Due nuovi articoli del Codice della Strada (art. 93 e art. 132 ) prevedono il divieto, per chi ha stabilito la residenza in Italia, di circolare con una vettura immatricolata in un altro Paese.
Le automobili “pizzicate” dalla Forze dell’Ordine con targa straniera potranno circolare in Italia solo per 60 giorni, se l’intestatario risiede in Italia, entro tali termini dovrà provvedere ad una nuova immatricolazione nel nostro Paese, altrimenti scatta la sanzione e la confisca del mezzo.