I legami tra la crisi d’identità della musica rock e la rete sono al centro della prima opera letteraria di Giancarlo Caracciolo dal titolo “Internet ha ucciso il rock“ (https://www.lesflaneursedizioni.it/product/internet-ha-ucciso-il-rock/), pubblicato dalla casa editrice Les Flâneurs Edizioni, attenta alle opere di scrittori esordienti del territorio pugliese.
Il libro, diviso in sezioni di carattere narrativo e divulgativo, è un viaggio dal passato al presente attraverso l’analisi dei nuovi media, mezzi di comunicazione, di ascolto e di diffusione della musica.
Lizzy è un’adolescente di Liverpool che rifugge dalle oppressioni della famiglia per cercare di incontrare il suo amore platonico, Paul McCartney. Jack ha il compito di trovare nei pressi di Woodstock un terreno grande abbastanza da ospitare il festival del secolo. Tyler vive nella Seattle degli anni Novanta e sogna di sfondare con la sua band per aiutare economicamente la sua famiglia. Vivono in tempi e luoghi diversi, ognuno con le proprie battaglie da combattere e i propri sogni da rincorrere ma tutti con la stessa passione: la musica. Alternando momenti narrativi ad altri di carattere divulgativo, undici fotografie di altrettante epoche storiche raccontano come i progressi tecnologici influenzino la musica e come questa a sua volta influenzi la società. Quello che resta è la portata rivoluzionaria del rock in tutte le sue declinazioni, la sua capacità di stravolgere un destino. E l’inesorabile affievolimento della sua fiamma nell’era digitale.
Giancarlo Caracciolo è nato a Taranto nel 1987, all’esordio letterario, si occupa da oltre dieci anni di comunicazione per organizzazioni sindacali del territorio jonico.