Come è noto, il programma di rilancio di Taranto e del suo territorio promosso oltre che dalla Regione Puglia anche da Invitalia (Agenzia del Ministero dello Sviluppo Economico) intende incentivare la riconversione e la riqualificazione industriale dell’area di crisi tarantina, sulla base delle opportunità previste dalla Legge n. 181/1989.
Il PRRI (Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale) dell’area di crisi di Taranto, elaborato da Invitalia, mette a disposizione finanziamenti concreti ed è rivolto alle imprese costituite in società di capitali, comprese le società cooperative e le società consortili.
La Regione Puglia si è fatta promotrice di richiesta di proroga, già fissata al 27 Novembre 2018, per la presentazione delle domande da parte dei soggetti interessati, facendo proprie le istanze presentate in tal senso da CNA e da Confindustria Taranto.
Con Circolare del 27 novembre 2018 il MISE ha prorogato al prossimo 29 gennaio i termini di presentazione delle domande di agevolazione per le iniziative imprenditoriali nei comuni interessati, cioè Crispiano, Massafra, Montemesola, Statte e Taranto.
Nel corso dell’apposita iniziativa realizzata il 12 dicembre 2018 dalla Camera di Commercio di Taranto, alla quale ho partecipato, sono state affrontate le opportunità previste dalla Legge 181 per il rilancio delle Aree di crisi industriale.
La Regione auspica il completo utilizzo delle risorse messe a disposizione da Invitalia, per un ammontare di 30 milioni di euro. Ma anche gli strumenti agevolativi regionali già in atto (NIDI, TECNONIDI, Progetti integrati di Agevolazione, titolo secondo e contratti di programma) sono a disposizione delle imprese.
Tutto questo insieme di interventi va utilmente investito, per consentire al territorio di fronteggiare con successo le problematiche derivanti dalla crisi in atto.
Mino Borraccino
Regione Puglia