Abbiamo chiesto con quali criteri oggettivi saranno individuati i lavoratori che transiteranno dall’Agenzia di lavoro interinale del Porto di Taranto al nuovo concessionario del molo polisettoriale della società Yilport Holding Spa. Chiediamo a tal proposito di allargare il più possibile le maglie del confronto e della trasparenza rispetto ad un investimento che impegnerà il porto di Taranto nei prossimi 49 anni e su cui sarà necessario l’intervento e il concorso di tutti.
Così in una nota a margine dell’incontro con il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Sergio Prete, lo SNALV Confsal, che nei giorni scorsi ha voluto fare il punto della situazione rispetto ai nuovi investimenti destinati all’area portuale tarantina.
Della delegazione facevano parte il segretario provinciale dello SNALV, Salvatore Mattia, il componente del direttivo, Cosimo De Bartolomeo e l’RSA all’interno del porto, Antonio Marangi.
Abbiamo voluto formalizzare al presidente Prete il nostro malcontento rispetto ai tavoli separati con cui si intende gestire questa grande possibilità di sviluppo per l’economia tarantina – dicono i referenti dello SNALV, facendo riferimento all’incontro che Yilport ha tenuto nei giorni scorsi con CGIL, CISL e UIL – e crediamo invece che soprattutto nella fase di avvio del nuovo investimento si debba aprire il più possibile al confronto anche per assicurare linearità e trasparenza alle operazioni che riguardano soprattutto i lavoratori ex TCT confluiti nell’agenzia interinale di emanazione governativa.
Per questa ragione – conclude la nota – salutiamo con apprezzamento l’incontro con il presidente Prete e ci auguriamo che nel prossimo futuro si possa procedere a incontri congiunti, nel segno della più completa chiarezza nei rapporti con tutti i corpi intermedi espressione del territorio e dei lavoratori.