“Al fine di ridurre l’inquinamento nelle campagne, si ritiene di destinare ai comuni i proventi derivanti dall’ecotassa per poter sostenere progetti specifici di pattugliamento e controllo delle aree agricole”. E’ quanto si legge nell’emendamento presentato dal consigliere regionale Gianni Liviano che si è fatto portavoce della proposta presentata ufficialmente dai sindaci di Italia in Comune Puglia, in una conferenza stampa dello scorso ottobre.
In quella occasione, i sindaci Itc di Bitonto, Giovinazzo, Acquaviva, Casamassima e Mola siglarono simbolicamente un documento- in realtà, condiviso da tutti gli amministratori del partito a cominciare dagli altri Primi Cittadini di Italia in Comune Puglia- che hanno, poi, inoltrato al Presidente Michele Emiliano e all’Assessore all’Ambiente Gianni Stea.
Ora, grazie all’interessamento di Gianni Liviano, che ha ufficializzato il suo ingresso nel partito in occasione del congresso regionale tenutosi a novembre, la proposta è divenuta un atto ufficiale presentata al Consiglio regionale sotto forma di emendamento al bilancio di previsione 2019.
“Le somme rinveniente dall’ecotassa sono già riutilizzate nel bilancio ma la proposta che noi facciamo è quella di utilizzarle specificamente per la repressione del fenomeno degli abbandoni in campagna anziché, ad esempio, per la pulizia delle aree inquinate. Questo perché la pulizia delle aree viene spesso vanificata nel giro di pochi giorni se le aree pulite non vengono sufficientemente presidiate. Destinare, invece, somme ai Comuni per operazioni di controllo e repressione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, con appostamenti nelle zone rurali ‘bersaglio’, ci sembra una scelta di maggior buonsenso e lungimiranza”, ha spiegato l’amministratore regionale.
In pratica, secondo la proposta ItC Puglia, la Regione dovrebbe mettere a disposizione dei Comuni delle somme per progetti specifici di pattugliamento e controllo delle aree agricole da integrare con i progetti già avviati. Mentre, dovrebbe essere lasciata ai Comuni la facoltà di scegliere se presentare progetti implementando i propri corpi di Polizia municipale di unità a tempo determinato per la durata del progetto o se affidare queste forme di pattugliamento a società di vigilanza privata. L’obiettivo dei progetti quello di formare squadre di agenti specializzati nel controllo dell’inquinamento nelle campagne che possano agire per periodi limitati ma in maniera intensiva, in collaborazione con i Carabinieri Forestali, le altre forze di Polizia, le vigilanze campestri, le guardie ambientali.
Per Liviano, infatti, se è vero che i comuni si impegnano quotidianamente per il monitoraggio e la repressione degli abbandono in campagna, è altrettanto vero che, quasi ovunque, gli Enti locali dispongono di organici di polizia municipale ridotti. Gli agenti di Polizia municipale, inoltre, sono costretti a occuparsi di tantissime altre attività sul territorio comunale e possono dedicare al controllo delle campagne poche ore alla settimana. “Un provvedimento in tal senso, invece, porterebbe, senza alcuna nuova implicazione finanziaria per la Regione, all’intensificazione dei controlli e, di rimando, delle sanzioni ed, in definitiva, a scoraggiare i comportamenti incivili nel medio-lungo periodo”.
Quella ambientale è solo una delle battaglie che il consigliere tarantino sta conducendo. Legata alla sua terra di provenienza è, per esempio, un’altra proposta, sul tema della formazione, siglata insieme al collega in Consiglio regionale Sabino Zinni, che ha ad oggetto la richiesta di un contributo straordinario per la costituzione del polo di eccellenza per la blue economy, la nautica e la marineria a Taranto. I due consiglieri hanno formalmente chiesto che si metta a bilancio regionale la somma di 1 milione di euro. Venerdì è attesa la discussione in Consiglio.