Ilva, i lavoratori USB in presidio al Ministero dello Sviluppo economico. “Abbiamo proclamato 32 ore di sciopero a partire dalle 23 del 17 dicembre, fino alle 7 del 19 dicembre. Si tratta di un’azione che fa seguito alla denuncia fatta al Ministero tramite il nostro avvocato. Il 18 saremo al MISE per un presidio perché vorremmo che fosse fatta chiarezza circa la mancata applicazione dei criteri di legge e la consegna della documentazione attestante gli stessi in riferimento all’accordo del 6 settembre, a cui si aggiungono operazioni di taglio ingiustificato del personale, con allontanamento di operai scomodi (e di ciò che diciamo abbiamo le prove) con sovraccarichi di lavoro per coloro che rimangono. Per noi è abbastanza chiaro che c’è stata la manina di alcuni capiChe in alcune zone dello stabilimento hanno fatto un avere propria selezione In base alle proprie simpatie– spiega Francesco Rizzo, coordinatore USB Taranto -. Inoltre denunciamo la sostituzione dei lavoratori ILVA su alcune attività che sono state affidate integralmente a terzi, come pulizia civili, attività di manutenzioni officine, attività afferenti AREA 12. Tutto ciò è una palese violazione dell’accordo sottoscritto in sede ministeriale e alle dichiarazioni fatte dall’azienda che aveva promesso un rilancio dell’economia locale attraverso la tutela dell’indotto. Oltre che rappresenta un danno economico per lo Stato”. USB chiede dunque il rilascio della documentazione Da visionare e l’intervento del ministero. Il coordinatore USB sottolinea che, nonostante sia stata fatta presente tutta questa situazione ad Arcelor Mittal, non si è ricevuta alcuna risposta. “E’ come se fossero spariti. Taranto non è terra di conquista. Mittel deve rispettare gli accordi sottoscritti.. L’Italia non è il paese dei balocchi. Noi chiediamo contoDell’accordo sottoscritto che deve avere un’applicazione integrale democratica. Saremo al 18 al MISE per pretendere trasparenza e legalità”, chiosa Rizzo.
Inoltre è stato proclamato uno sciopero nelle giornate del 24 e del 31 dicembre per tutto il personale ACCIAIERIA (ESE e MAN acciaierie 1 e 2, CCO 1-2-3-4-5, COB, GRF, IRF, MOF e servizi) per i gravi problemi legati alla sicurezza e ai sovraccarichi psico-fisici sui lavoratori.