Impianto compostaggio Aseco Ginosa: rispettare limiti imposti dalla legge regionale sulle emissioni odorigene.
Questa sera ho partecipato, su invito del Presidente, al Consiglio Comunale di Ginosa che è stato convocato per discutere della situazione relativa all’impianto di compostaggio ASECO,presente sul territorio. Sono intervenuto perché ritengo doveroso precisare quali atti la Regione Puglia intende produrre per migliorare l’impianto e, quindi, la qualità della vita per i cittadini che risiedono nell’area interessata.
Innanzitutto va precisato che non ci sarà nessun aumento dei volumi di organico che potranno essere conferiti, i limiti erano e rimarranno 80.000 tonnellate all’anno. L’impianto deve essere sottoposto ad uno step di avanzamento tecnologico, come previsto nelle cosiddette BAT, che consentirà di lavorare la frazione organica al chiuso e non più all’aperto come accade oggi, producendo così un significativo abbattimento delle emissioni odorigene attuali. Il centro di compostaggio ASECO, come previsto dagli accordi con l’Agenzia Regionale per i Rifiuti, diretta dall’Avv. Gianfranco Grandaliano, non riceve e non riceverà materiale proveniente da fuori regione, ma rimarrà un impianto al servizio dell’ATO unica del territorio pugliese. La Regione Puglia può garantire il mantenimento di queste condizioni poiché l’impianto di Ginosa è di proprietà di AQP e quindi controllato dal pubblico, cosa che invece non accade per gli altri impianti privati presenti in Puglia. Ho proposto al Sindaco di Ginosa anche di avviare una interlocuzione con ASECO e l’AGER per chiedere l’abbattimento del costo di conferimento per il Comune di Ginosa, visto che questo comune si fa carico di ospitare un impianto di pubblica utilità per tutta la Puglia.
Ringrazio il Sindaco e l’amministrazione comunale di Ginosa e rimango a disposizione del territorio per proseguire una attività di interlocuzione costante fra il Comune e la Regione per verificare l’effettivo rispetto degli impegni che sono stati presi.
Inoltre ho chiaramente posto il tema del puzzo nauseabondo. Pertanto l’abbattimento delle emissioni odorigene deve essere una priorità assoluta per la vivibilità, la salute dei cittadini e per preservare l’economia del posto. A tal riguardo ho espresso la necessità che l’ARPA monitori quotidianamente i livelli delle emissioni odorigene al fine di obbligarne il pieno rispetto dei limiti imposti dalla recente normativa regionale.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo economico
Regione Puglia