Una vera e propria rivoluzione nel servizio di refezione scolastica di Maruggio dove, già da qualche giorno, ha preso vita il progetto “Scuola Plastic Free” che ha come scopo principale quello di abolire completamente l’utilizzo della plastica e che rientra nel programma “Rifiuti Zero”, già approvato dal consiglio comunale lo scorso anno.
Addio a stoviglie in plastica monouso, niente più piatti, bicchieri e posate di plastica, niente più bottigliette né tovagliette di carta con l’obiettivo di favorire il rispetto dell’ambiente in linea con le politiche ambientali a basso impatto inquinante. Il progetto, promosso dall’assessorato alla Pubblica Istruzione guidato da Mariangela Chiego, prevede l’utilizzo di materiale che non si butterà più perché sarà tutto lavabile e riutilizzabile: posateria in acciaio inox, piatti e bicchieri in melammina, tovagliette e brocche riempite con l’acqua del rubinetto. Infatti si procederà quotidianamente ad igienizzare il tutto con una lavastoviglie installata ad hoc per questa innovazione.
Nei giorni scorsi il sindaco Alfredo Longo, accompagnato dall’assessore all’Ambiente e Ecologia, Giovanni Maiorano, si è recato presso l’istituto comprensivo “T. Del Bene” per presentare il progetto ai più piccoli e per diffondere il senso dell’iniziativa che sicuramente produrrà un risparmio ambientale e economico.
“Una scelta – spiega il primo cittadino Longo – che mira a raggiungere un duplice obiettivo, ossia migliorare gli standard qualitativi dei pasti e ridurre l’impatto ambientale, eliminando la produzione di rifiuti non riciclabili. La nostra idea è quella di un servizio di refezione scolastica ecologicamente responsabile per formare alunni consapevoli e rispettosi dell’ambiente. Sempre nell’ottica della strategia “rifiuti zero” abbiamo ideato un progetto di riutilizzo degli avanzi di cibo per i randagi. La qualità del servizio di refezione scolastica si misura dalla qualità del cibo ma anche dalle modalità con cui questo viene servito ogni giorno ai nostri bambini” conclude Longo.
L’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale ha richiesto organizzazione e soprattutto investimenti sia da parte dell’Ente civico e sia dell’azienda appaltatrice del servizio, la cooperativa Solidarietà e Lavoro, che si è resa subito disponibile e pronta ad accogliere e sostenere il progetto “Plastic Free”.