La proposta di un progetto di manutenzione infrastrutturale del territorio nazionale targata CIA-Agricoltori Italiani arriva in tutti i Comuni pugliesi. Il presidente Anci Puglia Domenico Vitto si è impegnato ad informare le amministrazioni locali dell’iniziativa e a sottoporre la proposta di ordine del giorno da approvare in Consiglio Comunale stilata dall’organizzazione agricola a livello nazionale per affrontare in maniera organica le impellenti tematiche che vanno dalla gestione delle calamità al dissesto idrogeologico, dalla gestione della fauna selvatica alla salvaguardia della biodiversità, in un’ottica di prevenzione e non di emergenza. “Gli organismi nazionali, di concerto con quelli territoriali, hanno deliberato di coinvolgere in maniera diretta gli enti locali territoriali, ed in primis i Comuni, istituzioni che quotidianamente sono alle prese con queste problematiche – afferma il presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba – Territorio, infrastrutture, innovazione sono i temi che affronteremo il 29 novembre a Roma nell’Assemblea Nazionale CIA Agricoltori Italiani, quando gli agricoltori delineeranno insieme alle istituzioni una nuova idea di governance del territorio. Ai Comuni, invitati agli Stati Generali sul Paese che vogliamo, abbiamo chiesto di farsi promotori e partecipi del processo per imbastire azioni, interventi e politiche utili a mettere in sicurezza il territorio. L’agricoltura, in sinergia con le altre risorse socio-economiche dei territori, dovrà svolgere un ruolo da protagonista. I ritardi sono sotto gli occhi di tutti ma non possiamo circoscrivere il dibattito nell’alveo dell’emergenza e non possiamo consentire che la nostra Italia cada a pezzi. Basti pensare ai soli eventi atmosferici di eccezionale portata che stanno flagellando la Puglia e che richiedono un approccio diverso che non può essere più improvvisato nell’imminenza delle calamità”.
L’IMPEGNO DI ANCI PUGLIA | Cia Puglia ha incontrato nei giorni scorsi il presidente regionale dell’Associazione nazionale Comuni Italiani, sindaco di Polignano a Mare, per illustrargli e consegnargli la proposta di odg. “Ringraziamo il presidente Vitto per la disponibilità e per la sensibilità dimostrata alle tematiche e problematiche che vive l’agricoltura pugliese e che sono oggetto della proposta di ordine del giorno – ha affermato il vicepresidente regionale CIA Puglia Giannicola D’Amico a margine del colloquio – Ha colto perfettamente lo spirito dell’iniziativa, ha condiviso la nostra piattaforma e ha assicurato il suo impegno per informare capillarmente i Comuni. Ora ci auguriamo che le amministrazioni locali aderiscano convintamente al nostro progetto, contribuendo fattivamente affinché possa essere attuato a tutti i livelli. Vogliamo acquisire una volontà politica che non si limiti alle buone intenzioni – conclude il vicepresidente Giannicola D’Amico – ma che promuova attivamente e sinergicamente interventi necessari da Nord a Sud”.
CIA Puglia ha sensibilizzato e sta sensibilizzando le Amministrazioni comunali in tutte le province, anche con iniziative pubbliche sui temi dell’ordine del giorno, e già diversi Comuni hanno approvato l’atto. La campagna di informazione ha coinvolto anche la base, gli agricoltori protagonisti del processo attivato dalla CIA: a livello provinciale e nelle diverse sedi territoriali, sono tuttora in corso incontri con le imprese e gli associati per far conoscere i contenuti del documento.
L’ODG | La proposta di ordine del giorno prevede la definizione di un progetto di manutenzione infrastrutturale del territorio nazionale, non più procrastinabile. Parte dalla constatazione che i territori italiani sono sempre più colpiti da fenomeni di erosione, frane ed alluvioni: si stima che l’8% del territorio nazionale e 6 milioni di residenti siano esposti ad alto rischio idrogeologico e che i comuni interessati da questi fenomeni siano oltre l’80% del totale. Le conseguenze derivanti dai fenomeni evidenziati si accentuano nelle aree interne e rurali del Paese, sempre più a rischio abbandono. Una gestione efficace dell’immigrazione può rappresentare un’opportunità per invertire la rotta. CIA Agricoltori Italiani elenca una serie di obiettivi strategici e sistematizza le iniziative da attuare: politiche e interventi orientati al governo del territorio (dalla prevenzione dei disastri ambientali, al mantenimento della biodiversità, fino alle politiche di gestione del suolo e alle azioni per la riduzione del gap infrastrutturale); azioni che possano favorire e sviluppare politiche di filiera a forte vocazione territoriale, favorendo processi di innovazione sostenibile, anche sociale; nuove e più incisive politiche di gestione della fauna selvatica; un rinnovato protagonismo degli Enti locali sul fronte della Politica agricola comune; specifiche politiche d’integrazione all’interno delle aree interne del Paese al fine di favorire processi di ricambio generazionale e salvaguardare l’assetto socio-economico dei territori rurali.
IL RUOLO DEI COMUNI | Per la definizione del progetto richiamato e per il raggiungimento dei suoi specifici obiettivi, i Comuni e tutti gli altri Enti locali rappresentano il primo e più strategico riferimento istituzionale e, per tali ragioni, sono chiamati a svolgere un ruolo da protagonisti. Approvando l’odg, il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a farsi promotori, per quanto di competenza e sul territorio di riferimento, delle politiche, azioni e interventi proposti dalla CIA-Agricoltori Italiani.
L’ASSEMBLEA NAZIONALE | “Agricoltori Italiani: il Paese che vogliamo. Territorio, infrastrutture, innovazione” è il titolo dell’Assemblea nazionale di Cia-Agricoltori Italiani che si terrà a Roma giovedì 29 novembre, dalle ore 10, presso l’Auditorium della Conciliazione. I lavori si articoleranno in due panel: “Una nuova governance per il territorio” e “Le politiche per l’economia e la società”. Tra gli ospiti, interverranno il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile. È prevista una massiccia partecipazione degli agricoltori pugliesi e degli amministratori locali da tutte e sei le province.