Decreto dignità e Def. Sono questi i due provvedimenti del governo attorno a cui sembra ruotare il futuro del mondo del gioco d’azzardo. La prima misura è stata quella di introdurre il divieto di ogni forma di pubblicità riguardante il gioco d’azzardo. Un colpo duro a un settore che investiva dei budget abbastanza cospicui per pubblicizzare il proprio brand. A essere colpiti saranno però anche altri mondi, come, ad esempio, quello del calcio. Ad esempio, ben 11 squadre di Serie A avevano accordi di sponsorizzazione con aziende operanti nel gambling. Questi contratti dovranno essere invalidati entro il 2019. Altrimenti si rischia di incorrere in pesanti sanzioni. Tutto ciò però porterà a un’inevitabile diminuzione degli introiti che finirà per pesare sulle casse dello Stato. Quest’ultimo, come riportato da Premio Borciani, nel 2017 ha incassato oltre 10 miliardi di euro dal gambling terrestre e digitale.
La finalità, secondo quanto ribadito dal vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, è quella di contrastare la ludopatia. Molti esperti del settore hanno però sottolineato come non sia questa una misura efficace per combattere il gioco d’azzardo patologico. Il Def sembra però proseguire sulla stessa linea di principio. Il rischio è, secondo alcuni, quello di favorire l’illegalità. Questa è la denuncia che viene fatta dagli operatori AAMS. Questo significherebbe mettere a rischio milioni di utenti, che si troverebbero privi di controlli e di garanzie. Il pensiero va soprattutto ai minori e ai soggetti considerati a rischio, che potrebbe cadere in svariati e numerosi tranelli. La spinta proibizionista, che, stando a quanto dichiarato da esponenti di spicco dell’esecutivo, avrebbe il fine di prevenire, contrastare e sconfiggere la ludopatia, potrebbe così finire per ottenere l’effetto contrario. La lotta al Gap è una problematica che può però riguardare anche i governi regionali. Fa discutere quello che sta accadendo in Puglia, dove molti lavoratori contestano la misura del distanziometro, che prevede una distanza di almeno 500 metri tra sale da gioco e luoghi sensibili, come scuole, luoghi di culto e impianti sportivi. La critica sottolinea come tale misura, oltre che mettere a rischio dei posti di lavoro, finirebbe per favorire la criminalità.
Per concludere, va detto che provvedimenti come il Decreto Dignità e il Def potrebbero portare a qualcosa di ben più grave, ossia tagli e licenziamenti da parte delle aziende che operano nel settore del gioco d’azzardo. Questo al momento è solo un’ipotesi, ma è certo che molti capitali stanno già iniziando a muoversi verso l’estero, in particolare verso la Spagna. Ne è una dimostrazione il fatto che ben 14 squadre della Liga hanno stipulato accordi di partnership e di sponsorizzazione con due brand abbastanza importanti come Betway e Bet365. Insomma, per il gambling il 2018 sembra essere davvero l’anno zero. Tutto è stato azzerato e le conseguenze, quantomeno a ora, possono essere soltanto ipotizzabili.