Anche quest’anno a Taranto verrà accesa la candela del TDoR (Transgender Day of Remembrance), la Giornata Mondiale contro la Trasfobia con cui da anni in tutto il mondo si commemorano le vittime di questa forma di discriminazione.
L’iniziativa è nata sul web per ricordare l’assassinio di Rita Hester, una transgender americana uccisa il 30 novembre del 1998 ad Allston, nel Massachusetts: già l’anno successivo venne organizzata a San Francisco a una grande veglia a lume di candela per ricordare lei e tutti i morti per transfobia, e da allora ogni anno le iniziative TDoR, sempre con simbolo una candela accesa, si sono via via moltiplicate in numerosi paesi di tutto il mondo.
Quest’anno nella nostra città il TDoR (Transgender Day of Remembrance) viene celebrato con il convegno “Famiglie Transgender: gli aspetti psicologici e legali della transizione”; la manifestazione, che gode del patrocinio della Provincia di Taranto e del Centro Servizi Volontariato di Taranto, si terrà venerdì 16 novembre, alle ore 17.30 nel Salone Lacaita del Palazzo della Provincia, in via Anfiteatro n. 1 a Taranto.
Il convegno, con ingresso libero e gratuito, è organizzato da TGenus Magna Grecia”, associazione di volontariato per la tutela dei diritti delle persone transessuali e transgender di Taranto, dal CEST (Centro Salute Trans e Gender Variant) e dalla NUDI (Nessuno Uguali Diversi Insieme) associazione nazionale psicologi per il benessere LGBT+.
Modereranno il convegno Miki Formisano, presidente T Genus Magna Grecia e Presidente CEST, e Debora Peruzzi, psicologa, sessuologa e responsabile NUDI Lazio.
Oltre a numerose testimonianze dirette di genitori di ragazzi e ragazze transgender, i lavori prevedono gli interventi di Antonella Palmitesta, psicoterapeuta, sessuologa, presidente NUDI e vicepresidente CEST, e di Giovanni Guercio, avvocato esperto internazionale in tematiche LGBT+.
Annunciando l’iniziativa il presidente Miki Formisano ha spiegato che «l’associazione T Genus Magna Grecia è formata da persone, attive sul nostro territorio, che vogliono rivendicare una nuova idea positiva di transessualità priva di vittimismi, soprattutto non più legata al mondo della prostituzione, una piaga purtroppo ancora presente, o al travestitismo. Una nuova immagine di transessualità, un volto nuovo, fresco, autentico, vero e fuori da stereotipi che ci vogliono ancora vittime di una società di cui oggi facciamo invece parte integrante».
Taranto 13 novembre 2018