“La valle del Rio Doce” in Brasile, traducendo la valle del fiume dolce.
Nell’immaginario questo nome lascia pensare a un luogo fantastico ricco di natura, di piante, di fiori e di fauna d’ogni tipo, dove i suoni sono quelli del vento, i versi degli uccelli, lo sfarfallio degli insetti e lo sciabordio delle onde.
“La Città dei Due Mari” in Italia, il sogno continua nelle acque del mari Jonio dai colori sorprendenti, dal sole caldo e dalle spiagge bianche, dal volo instancabile dei gabbiani, alle urla allegre dei pescatori.
Questo incanto finisce con l’arrivo di due mostri siderurgici pronti a portare malattia e distruzione ambientale.
Due Paesi così lontani, agli antipodi della terra ma così vicini nelle circostanze avverse delle assurdità umane.
Questo è il viaggio di Beatrice Ruscio autrice di, Legami di ferro, un racconto scritto volendo rincorrere a ritroso un filo che lega Taranto al Brasile.
Nella Città dei Due Mari come nella Valle del Rio Doce, gli stessi uomini e le stesse donne si riconoscono in un amaro destino.
Destini infami legati a dei mostri per la sua vita e lasciati da essi per la morte.
Questo sarà l’argomento con il quale la scrittrice Beatrice Ruscio si relazionerà con altri ospiti: Mino Borraccino assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Fornaro consigliere del Comune di Taranto, Fulvia Gravame responsabile Nodo Peacelink Taranto con Ciro Petrarulo presidente dell’associazione Utòpia di Grottaglie che modererà, insieme alla direttrice artistica dell’associazione Utòpia Gabriella Rodia, presso la sede Utòpia il 18 novembre alle 18:30 l’incontro dove si avrà modo di disquisire su questo gravoso argomento.
L’associazione Utòpia apre le porte a chiunque voglia assistere a questo incontro con la convinzione di dover agire al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica nei riguardi di un dramma che comunque coinvolge tutti.