“L’emergenza morbillo dilagata all’ospedale Pediatrico ‘Papa Giovanni XXIII’ di Bari è partita da una bambina che i genitori avevano scelto consapevolmente di non vaccinare, suggestionati dai santoni e dai presunti esperti della campagna No Vax, cavalcata purtroppo anche da una politica irresponsabile che espone così la popolazione più fragile – e il sistema sanitario nel suo complesso – a rischi assolutamente incomprensibili nel 2018. Una campagna che ha alimentato e continua ad alimentare pregiudizi e contagi, mettendo in discussione le fondamenta stesse della scienza e della ricerca, che si intendono abbattere e cancellare attraverso un ritorno a un passato oscurantista che credevamo esserci ormai lasciati definitivamente alle nostre spalle, per sempre. L’auspicio quindi è che questi nuovi, allarmanti casi facciano riflettere, e producano finalmente un ritorno alla ragione e al buon senso, prima ancora che al rispetto per se stessi, per i propri cari e per gli estranei, costretti loro malgrado a subire e pagare sulla propria pelle, sulla propria salute, le conseguenze deleterie di altrui scelte”.