L’India guarda con sempre maggiore interesse al Mediterraneo e, in particolare, al porto di Taranto che si propone al paese asiatico come naturale approdo per i suoi traffici marittimi.
Questo è il messaggio finale dell’interessante convegno internazionale “Mediterraneo e Oceano Indiano, dialogo tra mari: l’India incontra Taranto quale centralità del Mediterraneo. Imprese, logistica, turismo, cultura. Opportunità di interscambio”.
La manifestazione, organizzata dal Consorzio Mari di Taranto, si è tenuta (venerdì 9 novembre) nel Castello Aragonese, prestigiosa location per gentile concessione della Marina Militare.
Moderati da Nicla Pastore, i lavori sono stati aperti dal presidente del Consorzio Mari di Taranto, Cavalier Antonio Melpignano che, dopo aver ringraziato gli ospiti per la loro partecipazione, ha sottolineato come «oggi dal nostro Mezzogiorno può venire il giusto riconoscimento di un nuovo modello dì governance, più attento e sicuramente ispirato da una vision territoriale di sviluppo non legata a sistemi territoriali campanilistici, bensì a sistemi di filiera territoriale con vocazioni condivise».
«In questo senso – ha poi detto Antonio Melpignano – c’è la necessità di impostare la realizzazione di uno sviluppo sostenibile con forme di sostegno finanziario alternative agli strumenti classici fin qui utilizzabili, come credito e aiuti finanziari; un esempio viene proprio dall’opportunità di concepire e perseguire scambi culturali ed economici con nuovi strumenti, come i distretti in grado di veicolare e attrarre economia glocalistiche ponendo le basi di nuove collaborazioni a livello internazionale».
«Oggi – ha concluso Antonio Melpignano – rapporti sempre più stretti tra continente indiano e continente europeo passano inevitabilmente da una centralità mediterranea imposta e facilitata non soltanto dalla realtà geografica, ma amplificata dalla proficua attività di chi sta proponendo le coste italiane esposte a sud, quale naturale approdo dei commerci provenienti da est».
Si sono poi susseguiti i saluti istituzionali dell’Assessore comunale ai Lavori Pubblici e Patrimonio Massimiliano Motolese, il Presidente della Provincia Giovanni Gugliotti, l’Assessore regionale alle Attività produttive Cosimo Borracino, il C.V. Carmelo Licciardello, in rappresentanza dell’Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello, Comandante del Comando Marittimo Sud Marina Militare, e l’avvocato Sergio Prete, presidente Autorità di Sistema del Porto di Taranto.
Sono intervenuti in seguito Raffaele Velardo e Maria Stefania Camerlengo, che hanno portato il saluto e il contributo ai lavori di Vera Corbelli, Segretario Generale del Distretto dell’Appennino Meridionale e Commissario Straordinario per le Bonifiche.
Sono poi iniziate le relazioni con quella di Terenzio Lo Martire, coordinatore tecnico Consorzio Mari di Taranto, che ha tracciato un breve excursus delle attività fin qui realizzate dal Consorzio Mari di Taranto che è impegnato nel promuovere e realizzare il Distretto Turistico Costiero della Magna Grecia, uno strumento dalle indubbie potenzialità che ha già saputo costruire rapporti sinergici tra Regioni, Province e Comuni.
«Il Distretto ha già dimostrato – ha rivendicato Terenzio Lo Martire – mediante una serie di eventi, di poter rappresentare al meglio l’ansia di collegamenti commerciali con investitori internazionali di altissimo livello. In questo senso, un rapporto forte con la realtà dell’India intercetta anche le novità e la complessità delle nuove dinamiche commerciali ed economiche a livello globale».
Salvatore Guerriero, presidente PMI International, ha poi auspicato che l’Italia, e il Meridione in particolare, possano sviluppare finalmente dei rapporti commerciali strutturati e articolati con l’India, una nazione che, con una enorme popolazione, rappresenta un formidabile mercato per il nostro export, ma è anche un Paese che, con un PIL in crescita costante, produce una straordinaria ricchezza che deve essere anche investita all’estero, e l’Italia deve saper intercettare una parte importante di queste risorse.
Gianni Azzaro, consigliere comunale e consigliere nazionale ANCI, ha affermato tra l’altro che «aprirsi al mondo deve diventare l’obiettivo delle classi dirigenti del futuro. La missione per chi vuole rilanciare questo territorio. Per farlo bisogna innanzitutto scacciare le sirene dell’isolazionismo, sia esso nazionale, sia esso campanilistico o regionale. Taranto ha smesso di essere un’isola quando ha costruito nuovi ponti. Nuovi ponti oggi devono essere immaginati per proiettarci fuori dai nostri confini. Ed uno di questi ponti non può che allungarsi verso il sub continente indiano».
Sono poi arrivati gli interventi più attesi, quelli dei rappresentati dell’Ambasciata della Repubblica d’India a Roma; il convegno, infatti, rientra in una visita di tre giorni a Taranto di una importante delegazione ufficiale; i rappresentanti diplomatici del Paese asiatico sono stati impegnati sul territorio in una serie di incontri istituzionali e, inoltre, in una attività B2G, come in India viene chiamato il B2B, per incontrare le aziende del Consorzio Mari di Taranto.
Shyam Chand, direttore Sezione commerciale Ambasciata dell’India a Roma, ha effettuato una presentazione del Paese asiatico dimostrando, anche l’ausilio di slide, come il Paese asiatico oggi sia uno dei più importanti players mondiali, con una economia florida che ha al suo interno corporate che hanno una posizione di assoluto rilievo in settori strategici – come la produzione di acciaio – per l’economia mondiale.
Le conclusioni sono state affidate a Gloria Gangte, Vice Ambasciatrice della Repubblica dell’India in Italia, che si è detta entusiasta di questa visita a Taranto durante la quale ha avuto modo di ammirare le straordinarie bellezze naturalistiche e un inestimabile patrimonio storico, nonché degustare i sapori di una tradizione enogastronomica di assoluta eccellenza, un territorio che deve essere meglio conosciuto dai flussi turistici provenienti dall’India.
Gloria Gangte ha poi sottolineato come l’India e Taranto siano accomunate dalla scelta strategica di migliorare le capacità del proprio sistema portuale: durante la visita al Porto di Taranto, infatti, la diplomatica è rimasta positivamente impressionata dal fervore dei lavori che stanno interessando il nostro scalo portuale. La Vice Ambasciatrice della Repubblica dell’India in Italia ha concluso affermando che proprio questa comunanza rappresenterà il migliore viatico affinché in futuro si sviluppino rapporti commerciali importanti tra Taranto e l’India.
Venerdì 9 novembre 2018