Il crollo che ha interessato una parte dell’antico Acquedotto del Triglio, non è che l’evento ultimo e più evidente del permanere di una drammatica situazione che vive attualmente la città di Taranto, conseguenza di un completo abbandono della gestione del territorio, da parte dell’attuale amministrazione comunale, che coinvolge la viabilità urbana, l’assenza totale della manutenzione del sistema di deflusso delle acque piovane e dal verde pubblico.
In questi giorni, con l’intensificarsi dei fenomeni meteo con intense piogge e forti venti, la città, dalle periferie al centro, è stata messa in grave difficoltà da allagamenti diffusi e numerose cadute di alberi, che solo per caso fortunato, non hanno comportato danni alle persone ma solo danni materiali.
Ormai, non c’è più una strada cittadina, di periferia o centrale, non fa più differenza, che non sia invasa da erbe spontanee, che rendono i marciapiedi impraticabili e più simili a percorsi degni di una savana cittadina.
Così, come la mancata manutenzione dei cigli ai margini stradali, le griglie e i tombini di scolo delle acque, di alcune importanti arterie cittadine come ad esempio, viale Jonio, via Ancona e viale Magna Grecia interessate continuamente da allagamenti, che rendono pericolosa la circolazione dei veicoli.
Ci chiediamo e lo chiediamo a chi amministra la città, dove sono e cosa fanno, le cooperative a cui è affidata la manutenzione e la tutela del verde cittadino? Da tempo immemorabile non si vedono interventi sul territorio.
Per quanto riguarda i resti dell’Acquedotto del Triglio, provoca sgomento quello che è avvenuto, con un pezzo della nostra storia che si sta sgretolando a causa del tempo, delle avversità metereologiche e ciò che è più grave, dell’incuria di chi istituzionalmente, dovrebbe tutelare questo patrimonio.
Risale infatti, al 2010 l’ultimo intervento parziale di restauro della struttura da parte dell’amministrazione comunale. Se in questi anni fossero stati messi in sicurezza gli archi e le altre parti precarie, molto probabilmente, quest’ultimo crollo, si sarebbe potuto evitare.
Cataldo Fuggetti consigliere comunale Taranto – gruppo Idea Indipendente