È online il bando per la seconda edizione del Premio di ricerca “Sebastiano Romeo” promosso dall’associazione tarantina di public history Fucina 900 in collaborazione con la famiglia del medico tarantino, già assessore del Comune di Taranto, del quale si vuole ricordare, assieme alla passione politica, l’esemplare impegno civile.
L’iniziativa vuole valorizzare il lavoro di studiosi under36 con un premio di 1.000 Euro. Il tema scelto per la seconda edizione è “Le città nella Puglia contemporanea: trasformazioni territoriali, dinamiche socio-economiche, scenari culturali”. Il bando integrale, insieme alla scheda di partecipazione, è disponibile qui: http://fucina900.it/premio-di-ricerca-sebastiano-romeo-bando-2-edizione/
Potranno essere sottoposte a valutazione tesi di laurea, tesi di dottorato ed elaborati di ricerca già editi. Le proposte devono essere inviate alla mail fucina900@gmail.com entro il 31 dicembre 2018. La valutazione sarà effettuata da una commissione scientifica e la premiazione avverrà a Taranto il prossimo 15 febbraio. Durante la cerimonia di consegna il vincitore dovrà tenere una conferenza sull’argomento presentato.
“La scorsa edizione del Premio è stata vinta da Gianluca Marinelli, storico dell’arte, con il libro Taranto fa l’amore a senso unico. Esperienze artistiche nei primi anni dell’Italsider (1960-1975). – spiega Stefania Castellana, presidente dell’associazione – È stata una bella occasione per i molti intervenuti alla cerimonia di premiazione per conoscere i frutti di un lavoro di ricerca che ha indagato un terreno fino a quel momento sconosciuto, permettendo di aggiungere un tassello molto importante alla ricostruzione della storia del siderurgico. Puntare sulla qualità della ricerca è far venire fuori nuova conoscenza.”
“Proseguire su questa strada ci sembra necessario in un momento in cui la storia sta subendo qualche distorsione di troppo. – continua Salvatore Romeo, vice-presidente di Fucina 900 – Il rigore scientifico resta il filo conduttore della nostra azione ma siamo convinti che la storia debba arrivare a quante più persone possibile. Per questo la “divulgabilità” della ricerca assume un ruolo fondamentale nella scelta del vincitore. Abbiamo inoltre deciso di allargare la partecipazione a ricerche legate alla Puglia, per far sì che più realtà e metodi di studio possano venire a contatto, confrontandosi dinanzi all’attento giudizio della commissione scientifica preposta.”