L’Onorevole del M5S eletta nel collegio di Taranto Rosalba De Giorgi ha presentato un’interpellanza in cui chiede al Governo di rivedere la norma sulla cosidetta “immunità penale” poiché questa contrasta, secondo l’interpellante, “con quanto dichiarato da Veronica Manfredi, direttore del settore qualità della vita della Commissione europea”.
A tal proposito l’Associazione Marco Pannella sottolinea che il documento europeo cui l’on. Degiorgi fa riferimento, nonostante la sua importanza, è in realtà al momento solo notizia di stampa non essendo stato pubblicato né sul sito della Commissione Europea né della Regione.
Per questo motivo tramite l’iscritta alla nostra associazione Consigliere Regionale Francesca Franzoso abbiamo provveduto a richiedere agli uffici della Regione Puglia un accesso agli atti per prendere visione e rendere pubblici i due atti, la nota inviata dal dirigente Valenzano e la risposta della dottoressa Manfredi.
Non vorremmo che come nel caso dell’on. Degiorgi si spargessero voci e notizie, anche allarmanti, alla luce di soli virgolettati estrapolati arbitrariamente, anziché nella completezza dei documenti ufficiali.
Per quanto riguarda poi i dati sanitari riportati nell’interpellanza, l’on. Degiorgi cita dati riferiti, da lei stessa, al processo “ambiente svenduto”, e al periodo “Riva” cioè pre 2012, contestualizzandoli come attuali.
Cita anche un documento pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2018 non specificando che è appunto anche quello riferito a indagini risalenti al 2013.
Cosi come cita un’indagine del Politecnico di Torino del 2015 sulle diossine, che è stata smentita da Arpa proprio perché quella ricerca diceva espressamente che le diossine dei Tamburi e quartieri limitrofi non provenivano da Ilva.
E il cui curatore come riportato in un’interrogazione parlamentare dell’on. Del Partito Democratico Ubaldo Pagano è da contratto di cessione Mittal l’attuale arbitro scelto dal Governo per le controversie ambientale in evidente conflitto d’interesse essendo attualmente assegnista di una ricerca commissionata da Ilva,
particolare che neppure i 5 stelle hanno provveduto a modificare.
Infine l’Onorevole degiorgi dice che la cosidetta norma sull’immunita penale “in sostanza autorizza l’attività produttiva anche in presenza di deficienze impiantistiche che possono determinare pericolose emissioni di sostanze nocive”.
Cosa che non corrisponde alla realtà essendo quella norma limitata a garantire l’immunità solo ai comportamenti del gestore connessi alla esecuzione e realizzazione di quanto previsto nell’A.I.A. e nel dpcm contenente il piano ambientale.
L’associazione Marco Pannella invita dunque l’onorevole del movimento di Governo a riportare maggiore attenzione nello studiare i dati scientifici riguardo la situazione ambientale di Taranto, poiché il contratto firmato proprio sotto il governo 5stelle prevede un aumento della produzione ai livelli pre 2012 e quindi un ritorno tecnico del rischio di danno sanitario pari proprio a quello degli anni cui le ricerche da lei citate fanno riferimento.
Ed è proprio per evitare che tale situazione possa ripetersi che chiediamo, e invitiamo lei e il suo governo, a rivedere immediatamente l’improvvido piano ambientale autorizzato sotto i ministri Di Maio e Costa, partendo dall’introduzione della Valutazione Del Danno Sanitario Preventivo.
Solo così si potrà evitare a Ilva di ritornare a un livello produttivo che come fino al 2012 ha comportato malattie e morti.