“I detenuti sono in sovraffollamento mentre il personale penitenziario è notevolmente carente. Per essere chiari, sulla carta, per ogni turno, dovrebbero essere impiegati circa 24 agenti di polizia penitenziaria ma in realtà se ne contano quasi la metà: per tre settori di detenzione un solo agente al controllo. È evidente come questo aspetto si traduca negativamente in termini di sicurezza interna al carcere e, potenzialmente anche esterna. Abbiamo abbastanza materiale, anche fornito da alcune brevi testimonianze da parte di detenuti, con il quale potremo relazionare in maniera precisa al ministero della Giustizia, anche in vista della necessità di un provvedimento di assunzioni straordinario già previsto dall’attuale governo. Crediamo che il rispetto dell’articolo 27 della Costituzione passi anche dalla sussistenza di buone condizioni sia a livello di organico sia strutturale delle carceri italiane. Ad oggi non possiamo dire che, soprattutto sul versante del personale operante, esistano condizioni favorevoli, appare quindi urgente provvedere a un riordino complessivo e rispondente alle reali esigenze di queste particolari realtà. Veri e propri microcosmi, poco conosciuti all’esterno, se non quando si rendono protagonisti di episodi sconvenienti come, ad esempio, la circostanza del drone diretto all’interno degli spazi detentivi. Anche su questo episodio, paradossalmente passato in sordina, speriamo che si possa fare chiarezza al più presto.
Lo dichiarano le deputate del Movimento 5 Stelle, Ermellino e Palmisano, al termine della visita ispettiva presso la casa circondariale di Taranto, avvenuta nel pomeriggio di sabato.