Saranno gli spazi del C.I.S.I. Puglia, in via del Tratturello Tarantino, a ospitare la raccolta documentale oggi collocata nei locali di proprietà della partecipata AMAT in via Temenide, al quarto piano dell’ex UPIM. Dopo il via libera della Soprintendenza Archivistica della Puglia, quindi, la Giunta ha potuto procedere all’approvazione della bozza di contratto che legherà il Consorzio ASI (proprietario del C.I.S.I. Puglia) e il Comune per tre anni, sciogliendo contestualmente il contratto di fitto con l’AMAT.
Si tratta di una soluzione temporanea, che consentirà di ragionare con maggior tranquillità alla realizzazione di un asse urbano culturale che parta da masseria Solito (presto ristrutturata), attraversi la biblioteca Acclavio (recentemente oggetto di un intervento) e termini nell’ex mercato coperto di via Plinio, immobile che se recuperato potrebbe divenire sede definitiva dell’archivio.
«Come consuetudine dell’amministrazione Melucci – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio Massimiliano Motolese –, ogni decisione è frutto di una programmazione a medio/lungo termine. Intanto, restituiamo ai cittadini la possibilità di immergersi nella storia di Taranto, possibilità limitata dall’impraticabilità dei locali dell’AMAT, e spuntiamo un risparmio per le spese di fitto pari a quasi 150mila euro all’anno: senza la competenza dei nostri uffici».