Il Direttore del settore Qualità della vita (Aria, acqua ed emissioni industriali) della Commissione europea, Veronica Manfredi, rispondendo alle richieste di chiarimenti, inviate dalla Regione Puglia, sulla cessione di Ilva agli indiani di Arcelor Mittal, ha indicato, tra l’altro, che: “l’operatore rimane l’unico responsabile di eventuali danni causati a terzi o all’ambiente a seguito dell’utilizzo dell’impianto”.
La Commissione europea, sostanzialmente, boccia l’immunità penale introdotta dal Governo Renzi nel 2015 e confermata dal Governo attuale.
Oggi, a maggior ragione, torniamo a chiedere al Governo di rivedere le scelte fatte su Ilva, eliminando l’immunità penale e facendo la Valutazione del Rischio e dell’Impatto Sanitario. Solo procedendo in questo modo si potrà capire quali siano gli interventi strutturali e gli investimenti reali da fare per garantire che la produzione dell’acciaio rimanga una prerogativa dell’Italia e che questa non arrechi danno alla salute pubblica.
L’ipotesi, lanciata dal Presidente Emiliano, di sostituire il carbone con il gas naturale nel processo produttivo, può rientrare a far parte delle migliori soluzioni possibili.
Al Governo, retto da Salvini e Di Maio tocca dimostrare di essere interessati davvero al cambiamento, altrimenti le parole si sgretoleranno definitivamente sugli Atti sbagliati che il loro esecutivo sta producendo.
La tanto attaccata Europa ha fornito un assist al Governo italiano in carica per ribaltare le politiche del Governo Renzi sull’Ilva.
Non vorrei che il M5S e la Lega, con la scusa di andare contro l’Europa delle élite finanziarie, finiscano per fare un altro favore alla multinazionale indiana, a discapito della salute dei lavoratori e dei cittadini.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia