Sono sei le interrogazioni al momento senza risposta, che il consigliere Gianni Liviano ha inviato al presidente della Giunta Michele Emiliano e al presidente del Consiglio Marto Loizzo.
“Questa è una grave lesione – ha detto nel corso di una conferenza stampa – delle prerogative dei consiglieri regionali, allo svolgimento corretto delle funzioni istituzionali e politiche”.
Le denunce contenute nelle interrogazioni si riferiscono all’assegnazione di fondi ed alla gestione di bandi attraverso procedure di affidamento diretto nelle Agenzie ed in alcuni Enti regionali, oltre che ad alcune assunzioni a chiamata diretta.
Il consigliere Liviano ha sottolineato che sarebbero emerse, nelle assegnazioni dirette, una serie di società che con un sistema di scatole cinesi farebbero capo sempre più o meno agli stessi soci. “Il mio non è un intento investigativo – ha detto Liviano – ma desidero immaginare una gestione più corretta dei fondi pubblici. Una coordinazione che renda possibile, fra l’altro, non penalizzare tutte le società che operano nello stesso settore. Pongo il problema dal punto di vista politico”.
Per Liviano le leggi non rappresentano una “rigidità burocratica” ma un punto di riferimento per la corretta gestione della cosa pubblica. “Un elemento imprescindibile nella attribuzione di fondi e incarichi”.
“Il mio – ha concluso Liviano – è un comportamento coerente e corretto che si ispira ai valori del centrosinistra. Quei valori che abbiamo sbandierato in campagna elettorale e che puntavano alla costruzione di un futuro fatto di giustizia, legalità e trasparenza, principi che voglio difendere anche nel rispetto del mandato elettorale”.