Per lo stabilimento siderurgico di Taranto è indispensabile che si proceda alla Valutazione preventiva dell’Impatto Ambientale e Sanitario.
Sarà questa la richiesta che Giorgio Zampetti, direttore generale nazionale di Legambiente, ribadirà nella sua Relazione Introduttiva al convegno organizzato da Legambiente Taranto martedì 23 ottobre dalle ore 17, presso il Salone degli Specchi di Palazzo di Città e che fa seguito alla lettera inviata a settembre dall’associazione al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Laureato in Geologia presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza, Responsabile scientifico di Legambiente, Giorgio Zampetti è autore e co-autore di diverse pubblicazioni, articoli scientifici, rapporti e dossier su tematiche quali inquinamento, risorse idriche, rischio idrogeologico, bonifica dei siti inquinati, rifiuti, ambiente marino e costiero. Coordina inoltre la realizzazione delle campagne di monitoraggio scientifico dell’associazione, oltre a rappresentarla in sede di conferenze nazionali e internazionali, audizioni o conferenze dei servizi o tavoli di lavoro istituzionali.
Al suo intervento, preceduto dai saluti istituzionali del Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e del Direttore Generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, farà seguito la relazione Valutazione di impatto sulla salute per prevenire e programmare svolta da Fabrizio Bianchi, epidemiologo del CNR, che riguarderà le ragioni e le potenzialità della Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) – strumento complesso di valutazione preventiva, di grande utilità per la presa di decisioni, non solo in sede di VIA – e le differenze con la Valutazione del Danno Sanitario (VDS).
Responsabile dell’Unità di Ricerca Epidemiologia Ambientale e Registri di Patologia dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, Fabrizio Bianchi vanta collaborazioni con numerosi Istituti scientifici in USA ed in Europa, è autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste internazionali. È inoltre membro del gruppo di lavoro sulla VIS della Task Force Ambiente e Salute istituita dal Ministero della Salute nel novembre 2017 che coadiuva il Ministero nell’iter di definizione di Linee Guida VIS per la VIA.
Seguirà la relazione di Sante Minerba che riguarderà La salute a Taranto e il ruolo della ASL nelle valutazioni di impatto sulla salute. Direttore Medico della S.C. Statistica Epidemiologia e del Registro Tumori della ASL di Taranto, Sante Minerba è laureato in Medicina e Chirurgia, vanta Specializzazioni in Igiene e Medicina Preventiva ed in Pianificazione e Politiche Sociali, Perfezionamenti in Metodologia epidemiologica ed in “Igiene ed Epidemiologia Ambientale – aspetti di Sanità Pubblica”, Master annuale in Economia Sanitaria e Master biennale in Teledidattica applicata.
L’ultima relazione sarà quella di Roberto Giua, Direttore UOC Centro Regionale Aria di ARPA Puglia, che tratterà il tema La qualità dell’aria a Taranto e il ruolo di Arpa Puglia nella VIIAS.
Laureato in chimica, autore di numerose pubblicazioni, ha coordinato attività di controllo di immissioni in aria e delle emissioni convogliate e diffuse. Ha coordinato il monitoraggio delle diossine emesse dal camino dell’impianto di sinterizzazione dell’ILVA di Taranto, oltre ad altre analoghe misure su altre aziende industriali. Si è occupato, insieme al Gruppo “Aria”, della definizione del quadro emissivo e ambientale di riferimento per le attività industriali pugliesi sottoposte a procedura AIA/IPPC a livello nazionale.
Ai lavori, coordinati da Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, interverrà anche il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini. I due esponenti dell’associazione si soffermeranno brevemente sulle ragioni che hanno portato Legambiente a ritenere insufficienti il piano ambientale dell’Ilva e le integrazioni contenute nell’addendum proposto da Arcelor Mittal.
Per Legambiente è necessario aprire una nuova pagina dello sviluppo della città – non più basato solo sull’acciaio, ma anche su altre, diverse, attività economiche – che tenga davvero insieme il diritto alla salute, all’ambiente, al lavoro ed è di grande rilievo il ruolo che le parti sociali, gli Enti locali, il Governo e il Parlamento possono avere per renderlo possibile ed avviare così, effettivamente, quella riconversione produttiva che, per essere un obiettivo concreto e non solo un’aspirazione, ha bisogno di risorse, progetti, attori qualificati. La VIIAS per lo stabilimento Ilva di Taranto ne costituisce la indispensabile premessa.