Quello che sta succedendo nel nostro territorio in vista delle elezioni provinciali è il trionfo del trasformismo. Assistiamo sgomenti all’intrecciarsi di alleanze trasversali: da una parte, il cosiddetto centrosinistra (così come già avvenuto 5 anni fa) stringe un patto incestuoso con il Presidente uscente, Martino Tamburrano, berlusconiano di ferro; dall’altra, il centrodestra incassa il sostegno al suo candidato da parte di numerosi amministratori dello schieramento opposto, con il beneplacito di Michele Emiliano. È la putrefazione della politica; una situazione che alimenta la già cronica disaffezione dei cittadini e delle cittadine nei confronti delle istituzioni. Tuttavia Taranto non è un caso isolato. Questi sono gli effetti di una riforma (Renzi-Del Rio) che non ha eliminato le Province: ha semplicemente sottratto ai cittadini il diritto di scegliere i propri amministratori, tagliando ferocemente le risorse per servizi vitali come le strutture scolastiche, le strade, i trasporti pubblici, ecc.
Il Partito della Rifondazione Comunista e il Partito Comunista Italiano non parteciperanno a questa orgia di potere e invitano quelli che credono sinceramente nella democrazia all’astensione. L’astensione ha un chiaro significato politico: le funzioni che oggi ancora spettano alle Province devono trovare una collocazione adeguata, che permetta di garantire i diritti delle cittadine e dei cittadini. Il vergognoso sistema di elezione indiretta deve essere definitivamente accantonato. Gli inciuci devono lasciare il posto a una prospettiva politica chiara, che parta dai bisogni concreti delle persone in carne e ossa. Numerose sono le emergenze della nostra provincia: sanità, lavoro, ambiente, scuola; intorno a questi problemi vanno costruite mobilitazioni e proposte. Noi ci impegniamo a lavorare insieme a chiunque condivida questi obiettivi per cambiare realmente il nostro territorio.
Remo Pezzuto – segretario PRC
Maurizio Romanazzo – segretario PCI