Al termine di una meticolosa e capillare attività di indagine supportata dai più avanzati sistemi tecnologici di intercettazione non disgiunti dalle più tradizionali metodologie investigative, protrattasi per diversi mesi, nella mattinata odierna agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Polizia Stradale di Bari e Foggia, hanno dato esecuzione a 5 custodie cautelari in Carcere, perquisizioni locali e personali a carico di un sodalizio criminoso dedito a cruenti rapine ai danni di svariati esercizi commerciali, tra cui gioiellerie e tabaccherie ubicate in Cerignola ed anche fuori regione.
Al culmine dell’attivita’ investigativa, valutata la particolare veemenza con la quale gli autori portavano a compimento le azioni delittuose, non esitando a malmenare i titolari o gli addetti degli esercizi depredati, anche con l’uso di armi e di una c.d. “mazzuola” da cava, il Tribunale di Foggia Sez. GIP – su richiesta avanzata dal P.M. Dr. Francesco DILISO – emetteva una Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti di cinque persone pluripregiudicate, indagate per i reati di rapina aggravata, furto aggravato e ricettazione dell’autovettura utilizzata per compiere l’azione delittuosa.
Le persone colpite dall’Ordinanza di C.C. in Carcere, rispondono ai nomi di:
G.M. da Cerignola, anni 43;
A.G. da Cerignola, anni 27;
G.T. da Cerignola anni 25;
C.A. da Cerignola, di anni 46,
tutti pluripregiudicati per reati specifici.
Allo stato è attivamente ricercato un componente della banda che si è reso irreperibile.
La laboriosa indagine conclusasi con l’emissione dei Provvedimenti di Custodia Cautelare indicati, ha evidenziato come le azioni delittuose di cui sono accusati i citati indagati, hanno destato particolare allarme sociale, divenendo i malfattori attori di crimini caratterizzati da efferatezza e spavalderia atteso che, pur di incutere timore nelle vittime indifese, non lesinavano violenze gratuite in danno delle stesse, spesso passando a “convincenti vie di fatto” al primo accenno di reazione; a questo proposito và evidenziato l’uso e detenzione di armi improprie come la pericolosa “mazzuola da cava” spesso presente sulla scena dei crimini.
La richiesta e l’esecuzione delle misure cautelari detentive in carcere, condivise dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, sono pertanto apparse come l’unico strumento utile per disarticolare il gruppo criminale ed infrenare l’elevatissima pericolosità sociale di soggetti che avevano scelto di vivere e sostentarsi attraverso i proventi illeciti delle rapine perpetrate.
La particolare aggressività ed accanimento è stata dimostrata dalla violenza e forza letteralmente esibita durante le incursioni così come appare visibile dai fotogrammi che ritraggono il vero e proprio assalto di una tabaccheria gestita da un anziano titolare.