Per favorire la conoscenza ed il consumo di prodotti biologici, Legambiente organizza in via Mignogna , a Taranto, “Il Giardino del Bio”, mercatino di prodotti biologici. Il prossimo appuntamento è domenica 14 ottobre, dalle ore 9 alle ore 14. Un’occasione per “fare la spesa” acquistando prodotti biologici, sani e gustosi, per incontrarsi, per parlare con i produttori, conoscere le loro storie e quelle dei loro prodotti.
Al mercatino troverete miele, verdura, frutta, farine, latticini, ortaggi, formaggi, vino, uva, olio, pasta, legumi, pane, salumi, sottolii, patate, e poi falagoni e pastizz’ di Rotondella e… tanto altro ancora.
In strada, con Legambiente, a raccontare le ragioni di una scelta non solo di consumo, ma di vita, ci saranno:
Chiara Soluna e Vito Castoro, dell’AgricoLa Leggera di Miglionico
Pasquale Germano, dell’omonima azienda agricola di Rotondella
Maria Stellato, titolare di azienda agro-zootecnica casearia di Chiaromonte
Paolo Casulli, del ‘azienda casearia Nuovo Muretto di Putignano
Antonio Bernardi, dell’azienda agricola Clarabella, di Castellaneta Marina
Domenico Sellitti, dell’azienda agricola Arreterra di Leporano
Nicola Ierinò, dell’Uovo di Dulcinea di San Mauro Forte
Maria Castoro, della Masseria La Fiorita di Matera
Giuseppe Bonora, dell’omonima azienda agricola di Castellaneta
Francesco Colafemmina, dell’apicoltura La Pecheronza di Acquaviva delle Fonti
Patrizia Mauro , dell’azienda agricola L’ape e la coccinella di Fasano.
“L’agricoltura biologica produce alimenti sani e non inquina l’ambiente, tutela la biodiversità, promuove il consumo critico garantendo un giusto reddito all’agricoltore” – dichiara Rita Saponaro, segretario di Legambiente Taranto – ” Contrariamente alle pratiche agricole di tipo intensivo non contamina i suoli con pesticidi chimici, facilita la conservazione delle specie autoctone, preserva le tecniche di coltivazione tipiche e favorisce il risparmio di energia e acqua. Per questo Legambiente sostiene e valorizza un settore che negli ultimi anni è cresciuto enormemente nel gradimento di consumatori sempre più informati e attenti. I vantaggi sociali, ambientali ed economici di questo metodo di produzione oggi sono parte integrante della Green Economy”.
“Le forme di industrializzazione dell’agricoltura del Novecento sono tra i responsabili di molti degli attuali, gravi squilibri ambientali del pianeta: cambiamenti climatici, minore disponibilità di acque di falda e di superficie, impoverimento del suolo, deforestazione, erosione genetica, forzatura della maturazione e della stagionalità dei prodotti con perdita dei sapori, cibi contaminati da residui chimici pericolosi per l’uomo e l’ambiente” aggiunge Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto ” Oggi possiamo spezzare questa dinamica e trasformare l’agricoltura in un prezioso alleato per affrontare le grave crisi ambientale e creare un’economia sostenibile”.
Un’agricoltura già all’opera, praticata da molti produttori italiani ed europei attenti ai processi naturali, alla complessità e alla specificità locale degli ecosistemi, capaci di innovare, sperimentare nuove tecnologie senza perdere mai di vista gli antichi saperi della cultura rurale.Il principale motore di questo cambiamento sono l’agricoltura biologica, l’agricoltura biodinamica, e in genere le mille forme di agricoltura legate alle vocazioni dei territorii: Il Giardino del Bio a Taranto vuole contribuiire a sostenerle e favorirne la crescita.