“La povertà si sconfigge dando uno stipendio di cittadinanza non un reddito di cittadinanza!
Aiutiamo i piccoli imprenditori a diventare più grandi facilitando il sistema delle assunzioni, finanziamo gli artigiani, sono i sostenitori del Made in Italy/Puglia, perché le loro botteghe possano diventare le fucine di tanti nuovi ‘artisti’… piuttosto che dare soldi a chi non solo non trova lavoro, ma alla fine preferirà non trovarlo o lavorare a nero, facendo in modo che ai 780 euro si aggiunga qualche altro centinaio di euro.
Lo sviluppo di un Paese passa dalla capacità di creare lavoro, non assistiti!
Per questo motivo solleciterò il Governo della mia Regione a farsi portavoce nei confronti del Governo nazionale di più finanziamenti alle nostre imprese e laboratori artigianali. Non solo, non basta. Anche noi in Puglia, ciascuno per la sua parte, deve contribuire a creare lavoro e sviluppo. E allora mi chiedo: negli appalti, specie in quelli grandi, affidati dalla Regione è possibile inserire clausole di salvaguardia dell’occupazione esistente, ma anche l’obbligo di un numero di nuove assunzioni rispetto all’entità dello stesso appalto? Insomma, come dire a un’impresa: se vinci il mio appalto dovrai assumere ‘tot’ dipendenti in più!”